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Ultimo omaggio a Corinne Rey-Bellet

Molti ex campioni dello sci hanno reso l'ultimo saluto alla collega e amica. Qui Pirmin Zurbriggen e Michael Von Grünigen (di spalle) Keystone

Si sono svolti venerdì pomeriggio i funerali di Corinne Rey-Bellet e del fratello Alain assassinati domenica sera dal marito dell'ex-campionessa di sci.

Circa 600 persone tra parenti, amici, personalità dello sport e della politica così come tanta gente comune si sono riuniti a Val d’Illiez, in Vallese, per l’ultimo saluto.

“Non avremmo dovuto essere qui oggi”, ha detto il parroco di Val d’Illiez durante la cerimonia.

“Non è normale che delle persone muoiano a quest’età, in modo così drammatico. Cerchiamo di avere la forza che ci permetterà di non soccombere al rancore e alla disperazione”.

In chiesa c’era il padre delle vittime, ma non la madre, ancora ricoverata in ospedale. A quanto sembra erano presenti anche rappresentanti della famiglia di Gerold Stadler, marito della sciatrice e presunto omicida.

Loro figlio Kevin, di due anni e mezzo, non ha invece assistito ai funerali.

“Il cronometro si è fermato improvvisamente”

“Tutta la grande famiglia dello sci si associa al vostro dolore”, hanno detto la sciatrice Sylviane Berthod e l’ex discesista Chantal Bournissen ai parenti.

E rivolte all’ex collega, hanno aggiunto: “Per noi, che assieme a te lottavamo per i centesimi di secondo, il cronometro si è fermato improvvisamente. Per il pubblico e i media eri una star, per noi un’amica”.

Alla cerimonia hanno partecipato anche Pirmin Zurbriggen, Marie-Thérèse Nadig, Erika Hess, Steve Locher e William Besse. Un maestro di sci, collega del fratello di Corinne Rey-Bellet, ha ricordato che Alain proprio questo venerdì avrebbe dovuto sposarsi.

Presente in veste privata per sostenere la famiglia, che conosce bene, anhce l’ex direttore della Federazione svizzera di sci Jean-Daniel Mudry, come pure il consigliere di stato vallesano – cugino delle vittime – Jean-Jacques Rey-Bellet.

Un dramma non ancora chiarito del tutto

Al termine della cerimonia, durata più di un’ora, la popolazione e gli amici hanno reso omaggio alle vittime. Le circa 200 persone riunite all’esterno della chiesa si sono accodate alla lunga processione che accompagnava i feretri.

Una messa in suffragio dei defunti sarà organizzata il 13 maggio a Val d’Illiez e, su richiesta della Federazione dei fan club sportivi, una seconda cerimonia si terrà il 10 maggio a Ginevra.

L’ex campionessa Corinne Rey-Bellet, 34 anni, e il fratello 32enne, sono stati uccisi domenica sera dal marito della donna.

L’uomo si è poi suicidato e il suo cadavere è stato ritrovato mercoledì sera.

I motivi esatti del dramma non sono ancora stati chiariti. Secondo fonti di stampa, Gerold Stadler avrebbe telefonato al padre prima di spararsi, ma il contenuto della conversazione non è noto.

swissinfo e agenzie

Nata il 2 agosto 1972 a Val d’Illiez, nel canton Vallese, Corinne Rey-Bellet aveva partecipato dal 1992 al 2003 alle competizioni di coppa del mondo di sci.
Il miglior risultato della sua lunga carriera di sciatrice è costituito dalla medaglia d’argento conquistata ai campionati del mondo di San Moritz nel 2003.
Tra il 1999 e il 2003 aveva inoltre vinto cinque gare di coppa del mondo, due nel super-G e tre nella discesa.
Corinne Rey-Bellet era riuscita a salire quindici volte sul podio delle competizioni FIS.

Domenica, l’ex campionessa di sci Corinne Rey-Bellet e suo fratello Alain sono stati uccisi nello chalet di famiglia a Crosets, in Vallese.

Lunedì, il giudice istruttore ha indicato Gerold Stadler, marito della vittima, come principale indiziato. Stadler lavorava come banchiere a San Gallo ed era maggiore dell’esercito svizzero.

Mercoledì, la polizia ha ritrovato il corpo del presunto assassino nei pressi di Villars, nel canton Vaud.

Giovedì, è giunta la conferma che Stadler si è sparato con la pistola d’ordinanza. Le ragioni del dramma non sono ancora state chiarite.

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