La modifica della radiazione solare vale il rischio per i Paesi vulnerabili al cambiamento climatico?
I Paesi del Sud del mondo potrebbero trarre i maggiori benefici dalle controverse tecnologie di geoingegneria solare per mitigare gli impatti del cambiamento climatico. Tuttavia, questi Paesi sono anche quelli che pagherebbero il prezzo più caro in caso di effetti indesiderati, afferma Sandro VattioniCollegamento esterno, ricercatore del Politecnico federale di Zurigo.
Dieci anni fa, l’Accordo di Parigi sul clima ha fissato l’obiettivo di limitare il riscaldamento della Terra a 1,5 °C. Nel 2024, il pianeta ha superato per la prima volta questa soglia. Nonostante gli sforzi per contrastare il cambiamento climatico, le emissioni di gas serra continuano ad aumentare.
Le scarse prospettive di miglioramento hanno stimolato la ricerca sui cosiddetti metodi di modifica della radiazione solare (Solar Radiation Management o SRM), chiamati anche geoingegneria solare. Le tecnologie SRM aumentano la riflessione dei raggi del sole verso lo spazio, raffreddando artificialmente il clima.
La SRM include la dispersione di minuscole particelle riflettenti ad altitudini superiori ai 20 chilometri, dove si diffonderebbero in tutto il mondo e rifletterebbero parte della luce solare in arrivo. Altre proposte suggeriscono di favorire la formazione, o di prolungarne la durata di vita, delle nuvole che riflettono la luce solare ad altitudini inferiori ai 3 chilometri.
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Va sottolineato che la SRM non sostituisce la riduzione delle emissioni e non è una soluzione al problema del cambiamento climatico.
Le tecnologie SRM, che sono relativamente economiche e possono portare a un rapido raffreddamento, potrebbero al massimo rappresentare un complemento temporaneo alla riduzione delle emissioni, affinché non vengano raggiunti i punti critici di non ritorno a livello ecologico e climatico. L’obiettivo di un saldo netto delle emissioni pari a zero non deve però essere perso di vista.
Sebbene le tecnologie SRM possano raffreddare il clima globale, non sono prive di rischi. Ecco perché un intervento globale di questo tipo necessita di una governance internazionale, che includa le competenze dei Paesi più colpiti dal cambiamento climatico.
Abbiamo bisogno di più ricerca sui rischi e i benefici della SRM
È stato dimostrato che le tecnologie SRM possono ridurre efficacemente gli impatti del cambiamento climatico, salvando potenzialmente milioni di viteCollegamento esterno e risparmiando miliardi di dollari di danni dovuti al riscaldamento globale. Tuttavia, altri studi avvertono che la SRM potrebbe essere usata impropriamente come argomento per ritardare l’abbandono graduale dei combustibili fossiliCollegamento esterno.
Molti dei potenziali rischi e benefici delle tecnologie SRM sono ancora incerti. Sebbene tutti si augurino che un loro impiego non sarà necessario, dovremmo essere pienamente informati sulle loro conseguenze sul clima e la società.
Alcune tecnologie SRM potrebbero, ad esempio, avere effetti ambientali collaterali come la riduzione dello strato di ozono o la modifica del regime delle precipitazioni. Ma soprattutto, i loro potenziali effetti positivi e negativi potrebbero manifestarsi in maniera eterogenea a livello globale, il che solleva interrogativi sulla governance e la giustizia globale.
Sono quindi necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio la SRM e i suoi effetti potenziali nelle diverse regioni del pianeta.
Il ruolo del Sud globale
Storicamente, il Nord del mondo è responsabile del 92% delle emissioni cumulate. I Paesi del Sud sono invece i più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico.
La SRM è quindi di fondamentale importanza per il Sud del mondo. Se un giorno queste tecnologie dovessero essere utilizzate e ridurre i rischi climatici, questi Paesi potrebbero trarne i maggiori benefici. Se però il loro impiego dovesse fallire, le nazioni più vulnerabili ne pagherebbero il prezzo più caro.
Trattandosi di tecnologie transnazionali con implicazioni mondiali, è essenziale che ci sia una coalizione globale per valutare rischi e benefici della SRM.
Inizialmente, la ricerca sulla geoingegneria solare è stata condotta principalmente nelle università dei Paesi del Nord globale. Per questo motivo, la Degrees InitiativeCollegamento esterno è stata lanciata con l’obiettivo di accrescere la partecipazione del Sud globale e garantire una rappresentanza informata dei Paesi in via di sviluppo.
Con il contributo di fonti governative e filantropiche provenienti principalmente dal Nord del mondo, la Degrees Initiative ha istituito un fondo di ricerca per scienziati e scienziate del Sud del mondo. Lo scopo è di affrontare le questioni rilevanti a livello locale e capire quali potrebbero essere gli impatti della SRM nelle regioni vulnerabili al cambiamento climatico.
“Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio la SRM e i suoi effetti potenziali nelle diverse regioni del pianeta.”
Negli ultimi anni, i finanziamenti globali per la ricerca sulla SRM sono aumentati notevolmente, a testimonianza del crescente riconoscimento dell’importanza dell’argomento. La quota di finanziamenti destinata alla ricerca nel Sud globale è in costante crescita, ma purtroppo la proporzione attuale del 2% è ancora troppo bassa.
La settimana scorsa, la Degrees Initiative ha organizzato una conferenza sulla SRMCollegamento esterno a Città del Capo, in Sudafrica, con l’obiettivo di garantire una rappresentanza equilibrata del Sud e del Nord del mondo.
Sebbene le voci più importanti alla conferenza provenissero dal Nord globale, la ricerca finanziata da Degrees sta facendo in modo che le competenze del Sud siano al centro della valutazione della SRM.
Ad esempio, la dottoressa Roxann Stennett-Brown dell’Università delle Indie Occidentali in Giamaica studia come la SRM influenzerebbe l’agricoltura in Giamaica e nei Caraibi. Il professor Heri Kuswanto dell’ITS in Indonesia analizza gli effetti locali della SRM sugli estremi di temperatura e precipitazione, mentre Romaric Odoulami dell’Università di Città del Capo studia questi effetti per diverse regioni dell’Africa.
Grazie alla propria esperienza in materia, il Sud del mondo è in una posizione migliore per farsi un’opinione, favorevole o contraria, sulla SRM.
Questa competenza è fondamentale per rispondere a domande importanti: chi ha il potere di decidere se, come e in che misura la SRM debba essere studiata e utilizzata? Data la sua apparente semplicità, è possibile che una singola grande potenza economica o una coalizione di Paesi possa iniziare ad attuare la SRM, con implicazioni globali e un rischio significativo di conflitti?
Soprattutto in un’epoca di divisioni a livello globale, questi interrogativi dimostrano quanto sia importante una governance equilibrata della SRM a livello internazionale. Alcune persone partecipanti alla conferenza di Città del Capo si sono espresse a favore di esperimenti di geoingegneria solare su piccola scala. Altre hanno invece chiesto un accordo di non utilizzo o una moratoria sulla SRM fino a quando la ricerca non avrà ridotto le incertezze su rischi e benefici.
Qual è il ruolo della Svizzera nella SRM?
Diversi gruppi di ricerca del Politecnico federale di Zurigo, dell’Istituto Paul Scherrer e dell’Osservatorio fisico-meteorologico di Davos stanno portando avanti ricerche sulla SRMCollegamento esterno. Soprattutto, però, la Svizzera sta cercando di assumere un ruolo guida nella governance della SRM, inserendo la questione nell’agenda delle Nazioni Unite.
“La Svizzera sta cercando di assumere un ruolo guida nella governance della SRM.”
Dopo un primo tentativo nel 2019, l’anno scorso la Svizzera ha presentato all’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente una risoluzione che chiedeva una valutazione internazionale della SRM. Tuttavia, la risoluzione è stata ritirata a causa di disaccordi tra i Paesi sulla portata del rapporto e sugli attori coinvolti. Pertanto, manca ancora una valutazione internazionale completa della SRM.
Ciononostante, questi sforzi dimostrano che la Svizzera è pronta ad assumersi la responsabilità di stabilire una governance. In quanto Paese neutrale e sede dell’Organizzazione meteorologica mondiale a Ginevra, la Svizzera è nella posizione ideale per svolgere tale ruolo.
Data l’attuale situazione geopolitica, il rapido aumento dell’impatto del cambiamento climatico in tutto il mondo e l’incremento dei finanziamenti per la ricerca sulla SRM, è probabile che la questione acquisisca ulteriore importanza nel prossimo futuro.
Per sostenere le discussioni e il processo decisionale sulle tecnologie SRM, è essenziale stabilire meccanismi di governance vincolanti e ridurre l’incertezza sui loro rischi e benefici attraverso una ricerca coordinata e una comunicazione accurata dei risultati.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente quelle dell’autore e non riflettono necessariamente la posizione di swissinfo.ch.
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A cura di Gabe Bullard/vdv
Tradotto con il supporto dell’IA/lj
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