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TPF: indagine per frode su un giovane investitore in criptovalute

Indagini su Dadvan Yousuf, il giovane che diceva di essere diventato milionari grazie ai Bitcoin KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Il Ministero pubblico del canton Berna deve proseguire l’indagine penale per sospetto di truffa per mestiere e riciclaggio di denaro contro il giovane investitore in criptovalute Dadvan Yousuf.

Lo ha stabilito il Tribunale penale federale respingendo la richiesta della procura bernese di trasferire il caso al Ministero pubblico della Confederazione.

Secondo la Procura di Berna, Yousuf, descritto come un giovane miliardario in criptovalute, avrebbe creato una fondazione nel cantone di Zugo nel marzo 2021. È balzato agli onori della cronaca nel 2021, raccontando la sua “storia di successo”, quella di un ragazzino iracheno che a 11 anni vende i suoi giocattoli e investe in Bitcoin diventando ricchissimo qualche anno dopo.

Grazie all’interesse che gli hanno riservato i media nazionali e internazionali, avrebbe convinto investitori ad acquistare la sua criptovaluta e promosso un algoritmo per il trading automatico di criptovalute di sua invenzione, promettendo lauti guadagni. In realtà non avrebbe mai avuto intenzione di realizzare le promesse e i profitti, presumibilmente illegali, sono confluiti all’estero, stando ad una sentenza della Camera d’appello del TPF del 19 dicembre 2022 pubblicata oggi, di cui hanno riferito il “Tages-Anzeiger” e Radio SRF.

I fondi degli investitori sono stati trasferiti sul conto di una banca svizzera fino alla fine di maggio 2021, poi i soldi rimanenti sono stati trasferiti a un istituto finanziario domiciliato in Liechtenstein tramite un conto presso un’altra banca.

Tra il 28 maggio 2021 e il 21 giugno 2022, altri pagamenti sarebbero stati ricevuti da potenziali investitori su vari conti intestati a Yousuf presso questa banca. Almeno una parte del denaro sarebbe stata trasferita dal Liechtenstein a una piattaforma di criptovalute con sede negli Stati Uniti e su un conto di una società in Gran Bretagna.

La prima banca ha presentato una segnalazione all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) il 18 maggio 2021. Dopo le indagini preliminari, il Procuratore generale di Berna ha chiesto che il caso venisse trasferito al Ministero pubblico della Confederazione. Il TPF ha respinto la richiesta perché ci sono ancora troppe domande senza risposta e per determinare definitivamente la giurisdizione sono necessarie ulteriori indagini.

(Decisione BG.2022.35 del 19.12.2022)

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