Romania: presidenziali, modesta affluenza in mattinata
BUCAREST - Modesta affluenza alle urne, almeno in prima mattinata, nelle combattute elezioni presidenziali in corso in Romania abbinate ad un referendum istituzionale. Le consultazioni sono chiamate a risolvere una crisi politica che sta avendo ripercussioni economiche perché ritarda un prestito del Fondo monetario internazionale.
Secondo dati dell'Ufficio elettorale centrale, alle 10 locali (le 9 in Italia) aveva votato il 6,2% dei circa 18,3 milioni di elettori con una media del 5,6% nelle aree urbane e del 6,9% in quelle rurali. Nella capitale, Bucarest, l'affluenza è stata del 5,2%. Nel confronto con le elezioni del 2004, secondo dati disomogenei anche perché allora si era votato pure per le legislative, lo scarto di minore affluenza è di circa quattro punti percentuali.
In mattinata hanno votato anche i leader politici. "E' uno dei più importanti scrutini organizzati in Romania, dal momento che i romeni possono pronunciarsi sul funzionamento del Parlamento e allo stesso tempo eleggere il capo dello stato", ha dichiarato il presidente uscente, Traian Basescu, che corre per un secondo mandato e che ha convocato oggi anche un referendum sul passaggio dal sistema parlamentare bicamerale attuale a quello unicamerale, con al massimo 300 deputati.
Mentre il principale sfidante di Basescu, il leader socialdemocratico e presidente del Senato, Mircea Geoana, ha esortato i romeni a presentarsi alle urne, il candidato liberale Crin Antonescu si augura "un cambiamento reale, profondo e una Romania diversa".
I primi exit poll sono attesi per 21 locali (le 20 in Italia). Le procedure elettorali si concluderanno domattina, quando avranno votato anche i romeni che vivono sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Per i romeni all'estero sono aperti 294 seggi.