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Vicenda UBS: pochi i dati da trasmettere agli Stati Uniti, Beyer

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 novembre 2009 - 13:21
(Keystone-ATS)

BERNA - Potrebbero essere poche le informazioni bancarie che la Svizzera sarà tenuta a trasmettere agli Stati Uniti in relazione alla vicenda dei clienti americani di UBS sospettati di reati fiscali.
In un'intervista alla "Zentralschweiz am Sonntag", l'ambasciatore USA a Berna Donald Beyer afferma che l'amnistia fiscale varata dalle autorità americane ha permesso di raccogliere una considerevole quantità di dati. Ci sono state nel complesso 14'700 auto-denunce e "presumo che in gran parte riguardino clienti di UBS".
Svizzera e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo in base al quale Berna si impegna a fornire informazioni su 4450 conti UBS intestati a clienti americani. Ma secondo Beyer è possibile che nell'ambito dell'assistenza amministrativa tra i due paesi "non ci siano più dati da trasferire, o soltanto un piccolo numero".
Prima di giungere a conclusioni definitive bisognerà però attendere l'esame completo dei risultati dell'amnistia. A Berna l'Ufficio federale delle contribuzioni ha già fatto sapere che proseguirà i lavori preparatori con l'obiettivo di trasferire i primi dossier già dal prossimo gennaio.

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