
UBS rimane vulnerabile, nonostante fondi propri sufficienti

La Banca nazionale svizzera (BNS) sostiene le misure adottate dal Consiglio federale per rafforzare la capitalizzazione delle partecipazioni estere di UBS. Il potenziale di perdita della grande banca nei vari scenari di stress rimane sostanziale, secondo la BNS.
(Keystone-ATS) UBS soddisfa già i requisiti patrimoniali “too-big-to-fail” previsti entro il 2030. L’attuale normativa però sovrastima l’effettiva resilienza delle società madri a causa della capitalizzazione solo parziale delle filiali estere, si legge nel rapporto sulla stabilità finanziaria 2025 pubblicato oggi. Secondo la BNS, si tratta di una lacuna che è “importante colmare” attuando le misure aggiuntive presentate dal Consiglio federale la scorsa settimana.