Vaccinazioni: la Svizzera dichiara guerra al morbillo
(Keystone-ATS) Il morbillo imperversa ancora e la Svizzera ha deciso di dichiarare guerra a questa malattia, nell’ambito della Settimana europea della vaccinazione, dal 23 al 30 aprile. Dopo la forte epidemia tra il 2006 e il 2009, dal dicembre dell’anno scorso si sono riscontrati nuovi importanti focolai di morbillo: 321 casi in 19 Cantoni.
Inizialmente fissata a fine 2010 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la scadenza per l’eliminazione del morbillo in Europa ha dovuto essere rinviata a fine 2015 poiché numerosi Paesi, tra cui la Svizzera, non sono riusciti a raggiungere tale obiettivo a causa di un’insufficiente copertura vaccinale.
Nel Cantone di Ginevra, attualmente il più toccato a causa di un’epidemia che ha colpito la regione francese limitrofe, sono stati registrati 138 casi, essenzialmente giovani adulti. Nei Cantoni di Turgovia e Zurigo 14 membri di una setta che si oppone alla vaccinazione sono stati contagiati durante una celebrazione religiosa il 26 marzo a Frauenfeld. Per il 42% delle persone colpite dal virus si tratta di adulti. Il 10% è stato ricoverato in ospedale e il 5% ha contratto una polmonite.
Per eliminare il morbillo, rende noto l’Ufficio federale della anità pubblica, è necessario realizzare una copertura vaccinale del 95%. Secondo i dati nazionali più recenti (2008), la copertura dei bambini è attualmente del 90% con una dose e del 75% con due dosi. La disparità tra i Cantoni è grande: agli estremi c’è Ginevra con il 90% e Appenzello Esterno con il 50% per due dosi, per quanto concerne i bambini.