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Giochi olimpici: medaglia d’argento per le spadiste svizzere

Le tre spadiste svizzere: (da sinistra) Gianna Hablützel-Bürki, Diana Romagnoli e Sophie Lamon Keystone

Gianna Hablützel-Bürki, già medaglia d’argento nel torneo individuale, Diana Romagnoli e Sophie Lamon sono state battute nella finale dalle rappresentanti russe per 45 a 35. Sale così a 4 medaglie il bottino raccolto finora dalla delegazione svizzera.

Le spadiste svizzere hanno compiuto un’altra grande impresa ai Giochi olimpici di Sydney, conquistando la medaglia d’argento nella competizione a squadre. Soltanto le rappresentanti russe sono infatti riuscite nella finale a superare le tre svizzere che avevano dato una dimostrazione di forza in tutti i duelli precedenti.

Le russe sono sempre state davanti in quasi tutta la gara. Solo a metà sfida Sophie Lamon ha nettamente dominato la Ermakova (10-5 il parziale) ridando speranze allo sparuto gruppo di tifosi svizzeri che si trovava sugli spalti del Sydney Exibition Centre. Ma la stessa spadista elvetica ha concesso troppo nella sfida contro Maria Mazina (10-16), spegnendo così ogni possibilità di conquistare l’oro.

Si tratta comunque di un risultato di grande prestigio per le rossocrociate, anche se alla vigilia del match partivano con i favori del pronostico. In semifinale Hablützel-Bürki, Romagnoli e Lamon avevano eliminato le rappresentanti cinesi con il punteggio di 45 a 33. Nei quarti avevano invece superato la selezione cubana per 45 a 38. Da parte loro, le atlete russe hanno confermato anche nella serie di assalti validi per l’oro di essere in stato di grazia, dopo avere battuto 45-44 in semifinale le campionesse del mondo dell’Ungheria.

La basilese Gianna Hablützel-Bürki si era già messa in evidenza domenica nella gara individuale, dove era stata battuta in finale soltanto dalla spadista ungherese Timea Nagy. La zurighese Diana Romagnoli e la vallesana Sophie Lamon erano state invece eliminate negli ottavi di finale.

Con il secondo posto raggiunto dalle spadiste svizzere sale a 4 medaglie il bottino raccolto finora dalla delegazione svizzera a Sydney. Sabato Brigitte McMahon si era aggiudicata la medaglia d’oro nel triathlon, mentre Magali Messner aveva strappato il bronzo nella stessa disciplina. Domenica, come detto, la Hablützel-Bürki aveva invece vinto una medaglia d’argento nel concorso di spada individuale.

La Quarta giornata delle olimpiadi è stata caratterizzata da un nuovo record del mondo nella velocissima piscina di Sydney. Nelle semifinali dei 100 stile libero l’olandese Peter van den Hoogenband ha infatto fermato i cronometri sull’incredibile tempo di 47’84, frantumando il muro dei 48 secondi ed il record stabilito dall’australiano Michael Klim (48’18) solo poche ore fa nella prima frazione della finale della 4×100 stile libero.

In finale anche lo stesso Klim ed il russo Popov, che vive e si allena a Canberra, capitale dell’Australia. I due campioni non hanno scoperto le carte in vista della gara decisiva e hanno rallentato vistosamente nel corso della loro semifinale.

A margine delle olimpiadi da segnalare una gigantesca caccia all’uomo messa in atto dalle forze dell’ordine, dopo l’evasione di due carcerati da una prigione situata nei pressi dello stadio olimpico. I due hanno scavalcato la recinzione e si sono dati alla fuga dopo essersi impossessati di un pullmino utilizzato dalla rappresentativa coreana. I due fuggitivi hanno scelto probabilmente l momento peggiore per evadere. In città ci sono almeno 25 mila addetti alla sicurezza.

Alessandro Bertellotti, Sydney




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