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Joseph Deiss va a Bruxelles per parlare di fiscalità e accordi bilaterali

Non sarà una gita di piacere quella che Joseph Deiss (qui in una foto d'archivio) compirà martedì a Bruxelles Keystone

Il ministro degli esteri elvetico si incontrerà martedì con quattro commissari europei. In agenda, oltre a temi scottanti quali la frode fiscale e la tassazione dei risparmi, anche gli accordi bilaterali e loro applicazione.

Non sarà solo una visita di piacere quella che il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), Joseph Deiss, effettuerà martedì a Bruxelles, capitale del Belgio e del «governo» europeo. Unione europea (Ue) e Svizzera si preparano infatti a discutere su due argomenti scottanti, che non mancheranno di sollevare obiezioni e distinguo: la frode fiscale e la tassazione dei risparmi.

Deiss incontrerà ben quattro commissari europei: oltre a Romano Prodi, presidente della Commissione, il capo del DFAE vedrà Chris Patten (relazioni estere), Michaele Schreiyer (Bilancio) e Günter Verheugen (allargamento).

È su invito del responsabile del Bilancio dei Quindici che il ministro democristiano elvetico si reca a Bruxelles. Il compito di Verheugen è quello di comunicare a Deiss che l’Ue dovrebbe ricevere un mandato di negoziato con la Confederazione, per regolare la spinosa questione della frode ai danni del bilancio europeo.

Una decisione ufficiale dovrebbe essere presa entro settembre. E l’anno prossimo dovrebbe essere la volta della tassazione dei risparmi.

Circa la fiscalità, non si tratterà di un negoziato semplice, poiché nel mirino dei Quindici vi è il segreto bancario svizzero. Deiss, che non andrà a Bruxelles per aprire formalmente dei negoziati su questi temi, approfitterà dell’occasione per ribadire la volontà di collaborare con l’Ue, soprattutto nei settori della sicurezza interna e dell’asilo.

Con Verheugen, Deiss intede inoltre discutere della futura integrazione nell’Ue dei paesi dell’est e dell’impatto che questo allargamento avrà sugli accordi bilaterali. Il problema dell’integrazione della Svizzera all’Europa dovrebbe invece essere discusso con Romano Prodi e Chris Patten.

La ratifica degli accordi bilaterali da parte dei parlamenti dei paesi membri dell’Ue e la loro applicazione costituiranno un altro argomento di dibattito.

swissinfo e agenzie

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