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Le misure contro il riciclaggio mancano l’obiettivo

Traffico di droga e criminalità organizzata continuano a prosperare nonostante le misure contro il riciclaggio (Imagepoint) Imagpoint

Nonostante notevoli sforzi, gli effetti delle misure contro il riciclaggio di denaro sporco in Svizzera sono limitati. È quanto afferma uno studio dello Swiss Banking Institute (SBI).

Le normative nazionali sul riciclaggio non hanno raggiunto il loro obiettivo primordiale, quello di impedire il traffico dei proventi della droga e della criminalità organizzata.

Per le banche svizzere le misure contro il riciclaggio di denaro sporco causano parecchio lavoro e hanno un effetto limitato, ma il loro rispetto è tassativo per questioni di immagine. Lo afferma lo studio condotto dall’Istituto di studi bancari dell’Università di Zurigo per conto dello SBI.

Nell’ambito dello studio, pubblicato venerdì, sono stati interrogati rappresentanti di istituti elvetici, tedeschi e di Singapore. Lo studio è stato realizzato su incarico delle banche commerciali e di gestione svizzere.

Secondo l’indagine, le normative nazionali sul riciclaggio non hanno raggiunto il loro obiettivo primordiale, quello di impedire il traffico dei proventi della droga e della criminalità organizzata:

Misure internazionali

Le piazze finanziarie che derogano alle linee guida internazionali vedono però la loro reputazione deteriorare rapidamente. L’applicazione delle disposizioni rappresenta quindi una condizione essenziale per lo svolgimento delle attività finanziarie.

La ricerca ha messo in luce solo differenze minime fra le normative delle nazioni prese in esame. Le banche di ciascun paese reputano però a livello soggettivo la propria legislazione come la più severa.

In realtà, secondo lo studio la prevenzione del riciclaggio ha un effetto neutro sulla concorrenza. Si può ritenere che le piazze finanziarie di Svizzera, Singapore e Germania abbiano varato misure analoghe. Rispetto alle direttive internazionali il margine di manovra dei singoli stati è infatti molto ridotto.

La regolamentazione nei paesi dove è particolarmente forte la gestione di patrimoni privati, come Svizzera e Singapore, tende a privilegiare, secondo lo studio, la verifica dell’identità e della personalità dei clienti.

swissinfo e agenzie

293 le segnalazioni di casi sospetti nel settore bancario nel 2005 (- 13,8% rispetto all’anno precedente).
348 (- 11%) i casi sospetti nel traffico dei pagamenti.
20 le segnalazioni di sospetto finanziamento del terrorismo per un ammontare di 46 milioni di franchi (11 casi nel 2004).

L’Ufficio di comunicazioni MROS, presso l’Ufficio federale di polizia, è l’organo centrale della Svizzera contro il riciclaggio di danaro. Il suo scopo è quello di fungere da intermediario e da punto di smistamento tra gli intermediari finanziari e gli enti che si occupano di applicare la legge.

Il MROS riceve le segnalazioni sulle attività sospette in relazione con il riciclaggio e ne analizza la portata.

L’Ufficio si occupa anche di pubblicare le statistiche annuali sugli sviluppi della lotta contro il riciclaggio, il crimine organizzato e il finanziamento del terrorismo in Svizzera. Il MROS non è un’autorità di polizia, ma un’entità amministrativa con mansioni speciali.

Il riciclaggio di denaro è vietato in Svizzera dal 1° gennaio del 1998. Dal 2003, la Commissione federale delle banche ha imposto nuove normative più severe.

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