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Pareggio amaro per l’Italia a Zurigo

Nonostante l'esito dei primi due incontri, i tifosi azzurri non hanno ancora perso il morale Keystone

La squadra azzurra non è andata oltre un 1 a 1 nel confronto con la Romania, disputato sabato al Letzigrund di Zurigo. Grande entusiasmo e altrettanta delusione da parte dei numerosi tifosi italiani, che hanno sostenuto la squadra dentro e fuori lo stadio.

Già tre ore prima del fischio iniziale, un fiume umano dai colori blu e giallo si muove dal centro città di Zurigo verso il quartiere industriale e popolare di Alstetten, dove nell’ultimo mezzo secolo centinaia di migliaia di emigrati italiani hanno lavorato e trascorso tanti anni della loro vita. La maggior parte di loro sono ripartiti, ma ancora oggi l’Italia è ben presente tra case e strade attorno allo stadio del Letzigrund, conosciuto in tutto il mondo per il suo prestigioso meeting di atletica.

“Un quartiere un po’ italiano? No, qui siamo in Italia!”, grida Maurizio, nato e cresciuto a Zurigo. “Non ho un biglietto, ma farò il tifo da qua fuori. Magari mi sentono anche sul campo”. Senza cedola di accesso anche Gianni, Dudu e Filippo, tre giovani giunti apposta da Cesena. “Accompagniamo degli amici che hanno avuto la fortuna di staccare un biglietto su internet. Come tifosi, volevamo però esserci anche noi”.

Alla ricerca di un ticket anche Luciano, un italiano residente a Miami, che segue dalla Florida il calcio europeo tramite il canale satellitare ISPN. “Sono andato dapprima a visitare la famiglia in Sicilia e poi, con mio cugino, sono venuto fin qui per gli europei. Ho trovato qualcuno che voleva vendermi un biglietto per 600 euro, ma non sono disposto a metterne più di 200”.

Dobbiamo vincere

Numerosi tifosi azzurri, con il sorriso e un tagliando in mano, varcano invece le porte di accesso allo stadio. Tra di loro anche Sandra, giunta da Milano con un gruppetto di amici. “Dobbiamo vincere e, se possibile, con almeno due o tre reti di scarto. E, quindi, forza Donadoni, anche se lunedì ha sbagliato parecchio”.

Molti tifosi venuti dall’Italia si soffermano a Zurigo per almeno 4 o 5 giorni, come Piero che ha trovato posto in un campeggio. “Zurigo secondo me è molto pronta per questo torneo, rispetto a tante altre città che ho visto finora. È aperta e accogliente per i tifosi. Se vuoi bere e ti vuoi divertire, senza fare danni, la gente non ti guarda male”.

Pochi minuti prima della partita, mentre i più fortunati cantano in coro gli inni nazionali nello stadio, centinaia di tifosi senza biglietto assiepano i ritrovi pubblici sulla Badenerstrasse, l’arteria principale che porta dal centro al Letzigrund. Gli italiani si radunano dinnanzi agli schermi televisivi della pizzeria Libero, del ristorante Da Cono e del fast food indiano Spice Route. I rumeni seguono invece l’incontro al tea room Siesta e nel ristorante Korea.

Nervosismo in sala

La partita inizia puntualmente alle 18.00 sotto un cielo nuvoloso, che non lascia spirare alcun raggio di sole. Nello stadio l’ambiente si surriscalda immediatamente, tra fischi, grida e canti. “Romania, Romania” riecheggia dalla curva a sud dello stadio, “Viva l’Italia” rispondono in coro i tifosi italiani dagli spalti più a nord.

Dopo la cocente sconfitta contro l’Olanda, Donadoni ha operato cinque cambiamenti nella squadra italiana. Nella difesa centrale, Chiellini e Panucci hanno preso il posto di Barzagli e Materazzi, mentre a centrocampo Del Piero, Perrotta e De Rossi sostituiscono Gattuso, Di Natale e Ambrosini.

Nelle prime fasi di gioco, la palla schizza da una difesa all’altra, senza pericoli per Buffon, da una parte, e Lobont, dall’altra. Nel ristorante e bocciodromo Da Cono, un centinaio di clienti, tra cui tanti italiani che vivono a Zurigo, seguono quasi senza fiatare le prime battute del confronto. Il nervosismo è visibile sui volti dei tifosi azzurri, che non staccano gli occhi dai tre schermi giganti e dai cinque apparecchi televisivi, sistemati in ogni angolo delle due sale.

Grande Buffon

Poi all’ottavo minuto è il primo boato, a cui fa eco quello che giunge dallo stadio: Perrotta rilancia la palla da destra verso la porta rumena e Del Piero sfiora la rete di testa. In ogni tavolo si cominciano a sentire i primi commenti, con i quali i tifosi scaricano un po’ di tensione. Al 12esimo minuto è Luca Toni a mancare la palla per un soffio di testa, dopo un bel centro di Camoranesi.

L’Italia preme, ma al 15esimo minuto il primo tiro pericoloso, da posizione favorevole, viene sferrato dal centroavanti rumeno Mutu. Buffon sfoggia il suo primo grande intervento. Appena due minuti dopo, il portiere italiano deve allungarsi nuovamente per parare un tiro dalla distanza di Tamas. “Buffon sei solo”, “Buffon sei grande”, gridano alcuni tifosi.

Passano appena altri due minuti e la Romania colpisce un palo su punizione. I tifosi sobbalzano sulle sedie, inizia a dilagare un po’ di pessimismo. “Speriamo che non si vada avanti così”, si lamenta Pietro, un anziano tifoso del quartiere, mentre la sua pizza si raffredda. Ma le cose vanno avanti così: Del Piero e poi due volte Toni non riescono a centrare la porta. Al 47esimo lo stesso Toni riesce a infilare la palla di testa. I fan azzurri si alzano in piedi, esultano. Ma la rete viene annullata per un fuorigioco inesistente. Volano gli insulti all’arbitro, “cornuto” nei commenti meno aspri.

Andiamo maluccio

È la pausa. “Andiamo maluccio”, ci dice Antonio, giunto a Zurigo assieme ad un amico da Napoli. “Se non riusciamo a segnare contro la Romania, ai quarti di finale non ci arriveremo mai”. I due giovani napoletani sperano di trovare un biglietto per la partita contro la Francia. “Se l’Italia è ancora in corsa, i prezzi saliranno fino a 1’000 euro. Adesso proviamo a fare il filo ad una delle ragazze che controllano i biglietti, magari martedì ci lascia entrare”, aggiunge scherzando Antonio.

Nella ripresa l’Italia preme dai primi minuti di gioco, ma è ancora Mutu a rendersi pericoloso con un tiro da una ventina di metri. Al 54esimo minuto, lo stesso centroavanti rumeno supera Buffon, approfittando di un grossolano errore di Zambrotta.

Sulla Badanerstrasse, una trentina di tifosi azzurri, raccolti dinnanzi allo schermo di uno stand di salsicce, sfogano la loro delusione. “Molli, molli, siamo troppo molli”, si dispera Fernando. Un tifoso con un megafono cerca di rincuorare i compagni: “Dai ragazzi, facciamoci sentire”. E comincia a intonare un canto, a cui si associano anche gli altri: “Forza Italia, dacci un gol che dalla piazza nascerà il grido: magica Italia facci sognare”.

Sul campo, i giocatori italiani sembrano aver sentito l’invocazione che giunge dalla strada: pochi secondi dopo, Panucci realizza la rete dell’1 a 1. I tifosi azzurri esultano, gridano e si abbracciano, “Viva l’Italia, vinceremo, vinceremo”. Alcuni lanciano gesti di scherno alla tifoseria rumena che si scorge sugli spalti.

Ce la faremo

Poi, all’80esimo Panucci trascina Niculae per terra in area. Calcio di rigore. I tifosi italiani trattengono il fiato, mentre Mutu prende la rincorsa. Buffon para ancora una volta. È un grido di gioia collettivo. Rinasce la speranza, ma nei minuti rimanenti l’Italia non riesce a mettere a segno la rete della vittoria.

I tifosi delle due squadre abbandonano lo stadio nella calma. I meno delusi sembrano i rumeni. Tra gli azzurri si sentono commenti contrastanti. “Che schifo”, dice un tifoso. “Ma dai ce la faremo. Siamo i campioni del mondo”, replica un altro, cercando di incoraggiare i compagni e se stesso.

Nonostante alcuni tafferugli, l’atmosfera rimane tranquilla per le strade di Zurigo. Italiani e rumeni non se la sentono di festeggiare questo pareggio e già pensano alla prossima partita decisiva di martedì. La “magica” Italia riuscirà questa volta a far sognare i suoi tifosi?

swissinfo, Armando Mombelli, Zurigo

I campionati europei di calcio 2008 si svolgono in Svizzera e in Austria dal 7 al 29 giugno.

Sono in programma 31 incontri: 15 in Svizzera (sei a Basilea, tre a Zurigo, Berna e Ginevra) e 16 in Austria (finale a Vienna).

I biglietti emessi sono complessivamente 1’050’000. Le partite dovrebbero attirare, negli stadi o nelle zone speciali riservate ai fan, oltre 5 milioni di tifosi, di cui 1,4 dall’estero,.

Non meno di 2’500 giornalisti commentano le partite, seguite in televisione da circa 8 miliardi complessivi di spettatori in 170 paesi (su tutto l’arco del torneo).

Risultati delle partite disputate finora:

Francia – Romania 0-0
Olanda – Italia 3-0
Italia – Romania 1-1
Olanda – Francia 4-1

Classifica del gruppo A:

1. Olanda 6 punti (+ 6 reti)
2. Romania 2 punti (0)
3. Italia 1 punto (-3)
4. Francia 1 punto (-3)

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