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Pareggio iniziale per Svizzera-Croazia

Gioco teso, ma risultato in pareggio per il primo appuntamento elvetico agli europei Keystone

Niente di fatto per la prima discesa in campo della Svizzera sui prati portoghesi. Con uno 0:0, le due squadre si sono separate in situazione di pareggio.

La partita si è svolta allo stadio Pessoa di Leira domenica sera.

Domenica sera è arrivato finalmente l’attesissimo debutto: quello della Svizzera di Köbi Kuhn, opposta alla Croazia. In un tripudio di bandiere bianche e rosse, sulle tribune dello stadio, i fronti si sono confusi: le due squadre condividono infatti gli stessi colori.

Sono arrivati anche i tifosi svizzeri, ma si sono ritrovati in minoranza sugli spalti che offrono posto a 29’000 persone. Molti anche i seggiolini rimasti vuoti: sono stati venduti poco più di 24’000 beglietti.

Allo stadio Pessoa di Leira, il fischio d’inizio è risuonato alle 18.00. L’arbitro dell’incontro è stato il portoghese Cardoso Batista, internazionale dal 1996.

Per le due squadre, questo primo incontro è stato importante: il vincitore avrebbe migliorato le speranze di passare ai quarti di finale, una sconfitta è quasi una condanna ad un rientro repentino a casa. Ma così non è stato.

Formazione consolidata

La formazione in campo ha largamente confermato le aspettative: Vogel a centrocampo è il vertice basso di un rombo chiuso in avanti da Yakin, posizionato alle spalle delle due punte Chapuisat e Frei.

L’avversario di domenica, la Croazia, non sembrava un ostacolo insormontabile: la squadra di Otto Baric prevede due ali molto offensive come Mornar a destra e Olic a sinistra, brilla la stella del Monaco Dado Prso.

Inizio difficile, finale aperto

In esordio di partita, le due squadre si sono dimostrate un po’ intimidite, ma il gioco si è poi sciolto progressivamente. L’importanza della posta in palio ha consigliato evidentemente alle due squadre una partenza morbida per sondare la reale consistenza dell’antagonista, poi giocarsi le proprie chanche.

L’equilibrio complessivo è stato il tratto saliente della prima parte. Anche se non sono mancati gli sgarbi – due i cartellini gialli. Nella ripresa la Svizzera resta in dieci dopo appena cinque minuti per l’espulsione di Vogel ma la Croazia non ne approfitta.

Gli sperati tiri in porta sono mancati, l’unica cosa che non si è fatta aspettare sono le ammonizioni. Nel complesso risultato giusto in una gara in cui a farla da protagonista è stato soprattutto l’arbitro Baptista con otto cartellini gialli e uno rosso.

Durante tutti i 90 minuti, le due squadre non sono riuscite a trovare il modo di sopraffare l’avversario. Pochi – alcuni commentatori affermano che sarebbero al massimo due – i momenti che si possono ricordare.

Durante tutta la partita, gli unici ad inquadrare la porta sono stati gli elvetici, pericolosi intorno alla mezz’ora del secondo tempo con un destro dalla distanza.

Fiduciosi per i prossimi appuntamenti

Adesso le due squadre si ritrovano con un, tutto sommato modesto, punto a testa in classifica. A caldo, Köbi Kuhn ha già laconicamente affermato:«Solo il futuro ci dirà se è un punto vinto o un punto perso».

Il commissario tecnico Köbi Kuhn si è detto soddisfatto della prima prestazione, giocata in gran parte in inferiorità numerica. Anche Jörg Stiel, capitano e portiere della nazionale svizzera, ha sottolineato la dignità con cui è stata affrontata la disparità, seguita all’espulsione di Vogel.

Eppure, l’impresa dei prossimi giorni rimane di quelle impossibili: per figurare nel duo di testa del gruppo B, è infatti necessario sconfiggere niente meno che la Francia e l’Inghilterra.

L’appuntamento con le due grandi squadre è per il 17 e il 21 giugno prossimi. La sfida potrebbe sorpassare facilmente le forze sia della Svizzera che della Croazia.

Comunque nel club svizzero la fiducia non è ancora venuta meno: Kuhn crede ancora al miracolo, confidando sul fattore sorpresa. Insomma, dopo la Grecia, che ha già fatto piangere il Portogallo, anche la piccola Svizzera può ancora sperare.

swissinfo e agenzie

In campo per la Svizzera:
Joerg Stiel; Christoph Spycher, Patrick Mueller, Murat Yakin, Bernt Haas; Raphael Wicky, Hakan Yakin, Johann Vogel, Benjamin Huggel; Stephan Chapuisat, Alexander Frei.

Per la Croazia:
Tomislav Butina; Dario Simic, Robert Kovac, Josip Simunic, Boris Zivkovic; Ivica Mornar, Niko Kovac, Neven Bjelica; Ivica Olic, Tomislav Sokota, Dado Prso.

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