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Skyguide: processo per omicidio entro l’anno

Il controllore ucciso era solo davanti al radar la sera dell'incidente di Überlingen Keystone Archive

La procura pubblica di Zurigo ha confermato che il presunto assassino del controllore di volo di Skyguide sarà giudicato entro l'anno.

L’imputato è accusato di aver ucciso il controllore perché lo riteneva responsabile della collisione di due aerei nei cieli della Germania meridionale nel 2002. L’inchiesta sull’incidente è ancora in corso.

Sarà rinviato a giudizio per omicidio intenzionale Witali K., il cittadino russo sul quale pesa l’accusa di aver ucciso nel febbraio dello scorso anno un controllore di volo di Skyguide.

È quanto ha comunicato giovedì la procura pubblica di Zurigo, precisando che il processo potrebbe tenersi quest’anno.

L’inchiesta non è ancora formalmente chiusa, ma l’accusato ha indicato «che il tribunale può partire dal presupposto che è lui il responsabile della morte del controllore», informa la nota della procura.

Il presunto omicida, un architetto 49enne originario dell’Ossezia settentrionale, è stato sottoposto a perizia psichiatrica, dalla quale è risultato che all’epoca dei fatti era in pieno possesso delle sue facoltà mentali.

Confessione parziale

L’accusato non ha finora fatto una confessione completa. Ha ammesso di essersi di trovato al domicilio del controllore aereo a Kloten al momento del delitto perché voleva parlare con lui.

Quando il controllore lo ha messo alla porta, avrebbe perso il controllo di sé. L’uomo afferma di non ricordarsi quanto è accaduto in seguito.

La tragedia aerea di Überlingen (Germania meridionale) si è consumata il primo luglio 2002, quando un Tupolev della Bashkirian Airlines si scontrò in volo con un Boeing cargo della compagnia DHL: il bilancio fu di 71 morti.

Davanti agli schermi radar di Skyguide vi era quella sera un solo controllore di volo, un danese di 36 anni, che per tutta una serie di disfunzioni non riuscì ad evitare la collisione. Witali K. perse nell’incidente la moglie e i due figli.

Sconvolto per il grave lutto, il russo entrò illegalmente in Svizzera e il 24 febbraio 2004 uccise a coltellate l’uomo radar davanti al suo domicilio di Kloten. Venne arrestato il giorno successivo in un albergo della regione.

L’inchiesta sull’incidente prosegue

Prosegue intanto l’inchiesta per stabilire le responsabilità della collisione aerea da parte delle procure pubbliche di Costanza e Winterthur. Ancora non si sa quando saranno resi noti i risultati.

Dall’inizio dell’inchiesta penale il 4 luglio 2002 contro sette impiegati di Skyguide vi sono stati 20 interrogatori con testimoni ed accusati, ha fatto sapere giovedì la procura pubblica di Winterthur. I capi d’accusa sui cui si basa l’inchiesta sono omicidio per negligenza e turbativa del traffico aereo.

Alcuni risultati parziali dell’inchiesta sono già stati trasmessi alle autorità inquirenti in Russia. Per rispondere alle questioni ancora aperte la procura ha dato mandato ad alcuni esperti di stilare dei rapporti.

Al centro dell’attenzione c’è la gestione di Skyguide e la valutazione dei processi lavorativi nella notte dell’incidente del 1° luglio 2002. Dovrà essere stabilito se il comportamento degli impiegati dell’azienda sia stato conforme alle norme.

Ancora non si sa quando si concluderà l’inchiesta che vede coinvolte, oltre alle procure di Winterthur e Costanza, l’Ufficio d’inchiesta sugli incidenti aerei di Berna.

L’Ufficio tedesco per le inchieste sugli incidenti aerei ha dal canto suo consegnato il suo rapporto finale l’estate scorsa. Il rapporto indica molti fattori alla base dell’incidente, ma non fornisce risposte univoche sulle responsabilità penali.

swissinfo e agenzie

La tragedia aerea di Überlingen (Germania meridionale) si è consumata il primo luglio 2002, quando un Tupolev della Bashkirian Airlines si scontrò in volo con un Boeing cargo della compagnia DHL: il bilancio fu di 71 morti.

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