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Uno svizzero indaga sulle prigioni segrete

Una Guantanamo segreta in Europa? Keystone

Il senatore Dick Marty è stato eletto presidente di una commissione europea incaricata di indagare sulle presunte prigioni segrete americane.

Il Consiglio d’Europa vuol far luce sulle accuse della stampa americana secondo cui la CIA usa prigioni segrete nei paesi dell’Est, in cui sarebbero detenuti presunti terroristi.

Il Consiglio d’Europa ha incaricato il parlamentare svizzero Dick Marty di investigare in merito all’eventuale presenza di carceri segrete della CIA in alcuni Paesi dell’Europa dell’est, in cui sarebbero detenuti e interrogati alcuni presunti terroristi.

Nei giorni scorsi la delegazione della Commissione europea a Washington aveva contattato l’organizzazione di tutela dei diritti umani «Human Right Watch» a proposito delle carceri segrete, un tema che è stato reso pubblico dal quotidiano americano Washington Post.

Polonia e Romania

Secondo il portavoce del commissario UE alla giustizia, Franco Frattini, l’organizzazione umanitaria aveva confermato di essere in possesso di prove che dimostrano il trasferimento via aereo di prigionieri da un luogo all’altro, via Polonia e Romania, nel 2004.

Le accuse avevano scatenato una serie di dichiarazioni da parte dei governi dei due paesi dell’ex blocco sovietico, che non hanno negato l’esistenza di basi americane sul proprio territorio, ma rifiutano l’accusa di ospitare prigioni segrete.

Il ruolo del senatore svizzero

Il Consiglio d’Europa ha autorizzato il senatore Marty a visitare, se necessario, alcuni Paesi membri dell’organizzazione. Secondo i risultati dell’indagine del senatore ticinese un dibattito urgente sulla questione potrebbe essere aperto durante la prossima riunione del Consiglio d’Europa, prevista il 25 novembre a Bucarest.

Venerdì scorso il rappresentante per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Alvaro Gil Robles, aveva già descritto l’eventuale esistenza di centri segreti di detenzione della Cia sul territorio europeo come «estremamente preoccupante» e in un comunicato aveva sottolineato la necessità di investigare la situazione a fondo.

«Pratiche di questo genere, aveva detto, costituirebbero una grave violazione dei diritti umani e una prova ulteriore della crisi di valori che porta all’uso di certi metodi nella lotta al terrorismo».

Altre inchieste

Anche l’Unione europea e il Comitato internazionale della Croce rossa (CICR) hanno annunciato di voler indagare sulla vicenda.

«Ci preoccupa il destino di un numero imprecisato di persone, che nel quadro della cosiddetta guerra globale al terrore sono state arrestate e detenute in carceri segrete», ha dichiarato in proposito la portavoce del CICR, Antonella Notari.

Le visite ai detenuti sono uno dei principali compiti dell’organizzazione umanitaria, che è attiva anche in Afghanistan, Iraq e nella base americana di Guantanamo.

swissinfo e agenzie

Il Consiglio d’Europa, che ha sede a Strasburgo (Francia), è la più vecchia organizzazione politica del continente (1949).
Raggruppa 46 paesi ed è un’organizzazione distinta dall’Unione europea dei «25».
Tuttavia, nessun paese ha mai aderito all’Unione senza prima essere membro del Consiglio d’Europa.
Tra i suoi scopi figurano la tutela dei diritti dell’uomo e della democrazia parlamentare.

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