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AlpTransit: raccordi all’estero non pronti prima del 2035

AlpTransit, raccordi all'estero solo dal 2035 Keystone/KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Tra poco più di una settimana le FFS “riceveranno le chiavi” della nuova galleria sotto il San Gottardo. Nel 2020 sarà pronto il tunnel del Ceneri. I raccordi all’estero non saranno però ultimati prima del 2035.

I ritardi maggiori sono attesi in Germania, dove i lavori dureranno ancora 20 anni. Per il responsabile del progetto presso le Deutsche Bahn (DB), il tratto di 182 km tra Karlsruhe e Basilea non sarà ultimato prima del 2035. Oggi solo 60 chilometri sono già operativi.

Il progetto miliardario, che nel 1996 la Germania si è impegnata a realizzare nei confronti della Svizzera, è stato più volte ritardato. I problemi maggiori sono la resistenza della popolazione e la mancanza di fondi.

Alcuni anni fa la Confederazione aveva fortemente criticato la Germania per questo ritardo. Oggi, l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) è maggiormente fiducioso. In gennaio, il Bundestag ha deciso di continuare la costruzione dei quattro binari nella tratta in questione e di soddisfare le rivendicazioni della popolazione, promettendo protezioni contro il rumore e tracciati alternativi.

Questa decisione, che riguarda anche un tunnel di 7 chilometri nei pressi di Offenburg, dimostra che la Germania è determinata a rispettare i propri impegni, ha affermato l’UFT in febbraio. Un portavoce di DB Netz ha confermato che non vi sono più grossi ostacoli: le decisioni sono state prese e sostenute dalle regioni.

In totale nove miliardi di euro saranno investiti in quella che è una delle linee maggiormente “trafficate” d’Europa. Costituisce infatti l’asse centrale tra i grandi porti del Nord-Europa e la Svizzera e l’Italia.

E proprio l’Italia ha promesso che entro il 2020 i tre principali raccordi – linee del Sempione, di Luino e di Chiasso-Milano – saranno completati (anche grazie a finanziamenti svizzeri). Una volta terminati i lavori, su queste linee potranno circolare 390 treni al giorno invece degli attuali 290, ha affermato il ministro italiano delle infrastrutture e dei trasporti.

L’obiettivo italiano è molto ambizioso: negli ultimi anni il traffico ferroviario si è sviluppato su due binari diversi. Da una parte le Freccerosse attraversano il Paese a 300 km/h. Nel traffico regionale e di merci c’è invece ancora molto da fare.

Il premier italiano Matteo Renzi ha però promesso che entro il 2021 la metà dei trasporti merci sarà trasportato tramite ferrovia. In questo senso la Penisola sta costruendo il cosiddetto “Terzo Valico dei Giovi” che creerà un nuovo collegamento fra Genova e l’entroterra.

L’opera si inserisce nel corridoio Genova – Rotterdam e interessa da vicino anche la Svizzera. La nuova linea dovrebbe essere pronta nel 2020.

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