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Azione “”Bankart” a Zurigo: 1075 panche nelle strade cittadine

Oltre mille panche hanno trovato posto nelle strade e piazze di Zurigo Keystone

Oltre alle banche, stereotipato riferimento per la capitale della finanza elvetica, l'estate zurighese offre una collezione di oltre mille panche colorate, disposte in questi giorni nelle strade e nelle piazze cittadine. L'azione è partita dalla locale associazione dei commercianti. Le panche, con le loro forme bizzarre, hanno incontrato da subito il favore del pubblico.

Il risultato del lavoro degli artisti e dei falegnami è ora visibile e anche esperimentabile ovunque nelle strade cittadine. Infatti la trovata pubblicitaria ha avuto un’adesione ragguardevole fra i commercianti, malgrado questi abbiano dovuto sobbarcarsi i costi di realizzazione.

Anzi, un successo senza precedenti, come sottolineato dal servizio stampa del locale Ente turistico. Alla base del concetto, ci dicono, c’è la volontà di offrire periodicamente delle ulteriori attrattive per rivalutare l’ambiente urbano.

Anche le banche non si sono lasciate perdere l’occasione: anche la centralissima Paradeplatz offre nuove superfici su cui sedersi per riposare, per farsi fotografare o semplicemente per vedere che effetto fa.

Le oltre mille panche esposte sono realizzate da altrettanti artisti e costruttori; creativi per professione o improvvisatisi tali per l’occasione. L’unico limite posto alla loro inventiva era il materiale: legno svizzero, il materiale indigeno per eccellenza. Nel caso zurighese si tratta poi del legno abbattuto lo scorso anno dall’uragano Lothar.

E il riscontro del pubblico si dimostra più che positivo. Una passante, appena uscita dalla stazione, sottolinea anche la praticità dell’azione: “Specialmente quelle vicine alle fermate del tram sono pratiche”. A guardare in giro ci si accorge che non è l’unica ad essersene accorta.

Un’altra persona invece si sente un tantino imbarazzata davanti ai gradini che portano ad una panca fatta a forma di trono regale: “Vorrei sedermici, ma mi sembra di mettermi al centro dell’attenzione. Credo sia necessario essere coraggiosi, se non esibizionisti, per salirci”. Altre panche invitano a sognare, con certe nuvole che cospargono l’azzurro cielo dell’ampio schienale. “Ma sognare in mezzo alla città può essere pericoloso”, dice un signore interpellato, relativizzando subito l’emozione provata: “Il traffico c’è ancora in questa città”.

Negli anni scorsi nelle vie di Zurigo erano comparsi dei leoni, poi ancora delle mucche e adesso compaiono dunque delle panche.
Nell’iniziativa si scorge la volontà di ridefinire, almeno durante la bella stagione, il grigiore compassato del centro pulsante della città.

Daniele Papacella

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