Banche: Gb, Rbs resta nei guai e chiude un quarto delle sedi

(Keystone-ATS) Ancora cattive notizie per Royal Bank of Scotland, storico colosso bancario britannico travolto dalla crisi del 2008 e ancora in larga parte a carico dello Stato – col bilancio in rosso – dopo il salvataggio pubblico di nove anni fa.
Per ridurre i costi, i vertici aziendali hanno formalizzato oggi infatti il taglio addirittura di un quarto di tutte le filiali controllate dall’istituto.
Nel complesso, riferisce la Bbc, chiuderanno 259 sedi, 62 con il brand Rbs e 197 con Natwest. Mentre i posti di lavoro cancellati saranno almeno altri 680.
Il gruppo, che resta per il 71% di proprietà pubblica per l’impossibilità del governo di disfarsi del grosso delle azioni acquisite nel 2008 a causa dell’andamento negativo, giustifica la decisione con il calo delle presenze nelle filiali della clientela, diminuite “del 40% dal 2014” parallelamente al boom delle operazioni online.
I sindacati parlano invece di una politica di “tagli selvaggi” adottata per coprire l’incapacità del management.