Prospettive svizzere in 10 lingue

Barometro elettorale: rosso-verdi in crescita

swissinfo.ch

Se si votasse oggi per il rinnovo del parlamento svizzero, si assisterebbe ad un lieve svolta a sinistra. Socialisti e verdi crescerebbero leggermente.

È quanto rivela un sondaggio condotto a metà legislatura dell’istituto di ricerca gfs.bern su incarico dalla SRG SSR idée suisse.

Dopo le elezioni dell’autunno 2003, nel parlamento elvetico spirava un vento di destra. Nonostante il fronte rosso-verde fosse complessivamente cresciuto, il balzo in avanti dell’Unione democratica di centro (UDC) aveva rafforzato la destra più intransigente.

La tendenza era stata confermata dall’elezione nel governo federale del leader storico dell’UDC, Christoph Blocher, nel dicembre dello stesso anno. Molti osservatori politici ritenevano allora che ci si trovasse di fronte ad una svolta verso destra della politica.

«Senza dubbio la svolta non ha avuto luogo», osserva oggi Claude Longchamp, direttore dell’istituto gfs.bern, che ha realizzato il sondaggio dopo il primo biennio della legislatura 2003-2007.

Sinistra motivata

Il sondaggio, che considera solo le persone che sono intenzionate a recarsi alle urne, mostra che la tendenza dominante rimane la polarizzazione ai due estremi del panorama politico svizzero. «Ma oggi la sinistra è più motivata ad andare a votare», indica Longchamp.

Questo rafforzamento della sinistra ha un motivo ben preciso, rileva il politologo: quasi un terzo dei nuovi elettori è intenzionato, stando al sondaggio, a sostenere il Partito socialista svizzero (PS). E questi nuovi elettori sono quasi un quarto di quanti sono intenzionati a votare.

Il sondaggio mette in luce anche un altro fenomeno: il numero di persone intenzionate a votare è in crescita. Il tasso di partecipazione alle elezioni politiche sarebbe del 54%. È dagli anni Settanta che non si registrava più un trend positivo nella partecipazione alle elezioni.

I radicali continuano a perdere terreno

Le due formazioni politiche maggiori conserverebbero più o meno la loro forza elettorale attuale. Sia l’UDC, che oggi sarebbe votato dal 27% degli elettori, sia il PS, sostenuto dal 24% degli elettori, registrerebbero solo una lieve crescita.

Terzo partito rimarrebbe il Partito liberale radicale (PLR), con il 16% dei voti, che perderebbe però un punto percentuale rispetto alle elezioni del 2003. Per molti elettori, il PLR non ha più un profilo ben definito, analizza Longchamp. «In nessun altra formazione così tante persone si sono allontanate dal partito e dalla politica come nel PLR».

Il Partito popolare democratico (PPD) ha invece saputo fermare il suo declino al 15%, registrando anzi una lieve ripresa. «Con Doris Leuthard il partito ha una presidente rispettata e la voce del PPD è tenuta in maggiore considerazione nei media e nella politica», analizza ancora il politologo.

Anche i Verdi (Partito ecologista svizzero, PES) uscirebbero da un’elezione leggermente rafforzati, raggiungendo quota 8%. Il Partito evangelico svizzero (PEV) manterrebbe le sue posizioni, mentre il Partito liberale svizzero (PLS) – federatosi recentemente con il PLR – perderebbe un punto percentuale, scendendo a quota 1%.

Lotta al centro

Il barometro elettorale indica che la futura campagna elettorale sarà combattuta soprattutto per conquistare il centro. E questo soprattutto a scapito del PLR, che fino alle ultime elezioni era la maggior formazione politica di centro.

«Il PLR si è spostato a destra», constata Longchamp. «Il partito non ha però potuto guadagnare voti a destra, dove la pelle dell’orso è già stata venduta da tempo e dove l’UDC risponde bene ai bisogni dell’elettorato».

D’altro canto il PLR ha perso molto credito al centro. «Il centro rimane essenzialmente borghese, ma è indeciso su chi eleggere». Poiché il radicali non sono più in grado di imporsi su temi centrali come la politica economica, «ci si rivolge piuttosto all’UDC o al PS», due partiti che sanno influenzare con successo l’agenda politica.

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione e adattamento: Andrea Tognina)

UDC: sondaggio 27% (elezioni 2003: 26,6%)
PS: 24% (23,3%)
PLR: 16% (17,3%)
PPD: 15% (14,4%)
PES: 8% (7,4%)
PEV: 2% (1,8%)
PLS: 1% (2,2%)

Per il barometro elettorale 2005 l’istituto di ricerca gfs.bern ha interrogato 2125 persone con diritto di voto in tutta la Svizzera.

Il sondaggio è stato realizzato tra il 15 e il 25 settembre 2005. Il margine possibile di errore è del 2,2%.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR