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Belgio: la protesta di Greenpeace a Bruxelles, “stop al Mercosur”

Gli attivisti della Ong hanno scalato la sede del Consiglio europeo per appendere uno striscione di protesta sulla facciata dell'edificio. KEYSTONE/EPA/OLIVIER HOSLET sda-ats

(Keystone-ATS) “Stop al Mercosur” per sventare il rischio di “un’inondazione di pesticidi” sul mercato Ue.

È il nuovo grido di protesta di Greenpeace che, con un blitz nel cuore del quartiere delle istituzioni comunitarie a Bruxelles, è tornata a manifestare contro il tormentato accordo commerciale – ancora da ratificare – tra l’Unione europea e Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.

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Gli attivisti della Ong hanno scalato questa mattina la sede del Consiglio europeo, situato in rue de la Loi, per appendere uno striscione di protesta sulla facciata dell’edificio. La contestazione è proseguita con l’entrata in scena di un camion agricolo che ha spruzzato nuvole d’acqua simulando l’irrorazione di pesticidi davanti all’Europa Building.

L’accordo di libero scambio finalizzato nel 2019 dopo trattative politiche durate oltre vent’anni prevede, tra le altre cose, una forte riduzione dei dazi doganali su diverse categorie di merci e prodotti alimentari, ma anche su alcune sostanze chimiche come alcuni tipi di pesticidi legali in Sud America ma vietati nell’Ue. Misure che per gli ambientalisti sono in conflitto con il Green Deal europeo e pericolose per l’ambiente e la salute dei cittadini. “Questi pesticidi – è la denuncia di Albane Aubry, responsabile della campagna di Greenpeace Belgio – provocano danni sanitari e sociali nei paesi in cui vengono esportati. E alla fine finiscono nei nostri piatti”.

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