
Borsa svizzera: apre in rialzo

La borsa svizzera apre in rialzo la seduta centrale della settimana: alle 09.08 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'012.51 punti, in progressione dello 0,2% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Il mercato azionario globale mostra un trend positivo, con un rimbalzo che continua a consolidarsi. Negli Stati Uniti, il Dow Jones ha chiuso ieri con un solido +1,19% a 43’089 punti, mentre il Nasdaq ha guadagnato l’1,43% a 19’913 punti, riflettendo una forte fiducia nel settore tecnologico. In Asia, a Tokyo il Nikkei ha chiuso oggi con un +0,39% a 38’942,07 punti.
In Svizzera il mercato azionario si prepara a una giornata con moderati rialzi, sostenuto dalla speranza di una tregua duratura in Medio Oriente. Tuttavia, la situazione rimane fragile, e gli investitori restano cauti. In un contesto di agenda macroeconomica scarna, i mercati restano vulnerabili alle incertezze geopolitiche, con poche distrazioni da eventi economici.
Le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, hanno alimentato aspettative di due possibili tagli dei tassi negli USA nel 2025. Nel frattempo, l’attenzione si sposta sul vertice NATO all’Aia, dove le parole del presidente USA Donald Trump, che punta a un massiccio riarmamento, potrebbero influenzare i mercati.
Sul fronte interno, gli osservatori stimano un SMI in crescita, con tutti i 21 titoli dell’indice previsti leggermente positivi. Novartis ha completato con successo l’acquisizione di Regulus Therapeutics, raggiungendo il 74,49% delle azioni offerte, superando la soglia minima del 50%.
Swatch e Richemont sono sotto i riflettori dopo uno studio di JPMorgan: Swatch riceve un downgrade con rating “Underweight” e un target price ridotto, mentre Richemont mantiene un “Overweight” con un lieve taglio del target.
Geberit potrebbe essere frenata da un’intervista del presidente del consiglio d’amministrazione Albert Baehny, che ha espresso prudenza sulle prospettive di crescita per il 2025. Baehny ha sottolineato l’assenza di opportunità di acquisizione in Nord America, la lentezza della crescita organica e il miglioramento graduale del settore edilizio in Europa.