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Borsa svizzera: chiude in flessione, SMI -0,80%

Keystone-SDA

La borsa svizzera ha concluso in territorio negativo la seduta odierna, l'ultima della settimana dato che domani i mercati saranno chiusi per il Primo d'agosto. L'indice principale SMI ha terminato arretrando rispetto a ieri dello 0,80% a 11'836,00 punti.

(Keystone-ATS) Partiti con un discreto slancio dopo che ieri sera, senza sorprese, la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi d’interesse, i listini zurighesi si sono man mano afflosciati con il passare delle ore. Oltre a dover digerire una nuova ondata di risultati trimestrali, gli addetti ai lavori sono rimasti anche oggi con il fiato sospeso in attesa di una decisione da Washington sull’entità dei dazi doganali da applicare alla Svizzera.

Lo scorso 2 aprile, il presidente americano Donald Trump aveva stabilito un sovrapprezzo del 31% sul made in Switzerland, prima di portarlo temporaneamente al 10%. L’aliquota ridotta è stata posta in vigore per 90 giorni e scade questa sera a mezzanotte negli Usa, ovvero le 6.00 di domani in Svizzera. Insomma, l’ora X è dietro l’angolo e l’incertezza la fa ancora da padrona.

La giornata è stata caratterizzata pure dal risultato semestrale negativo annunciato dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Nei primi sei mesi dell’anno l’istituto centrale ha accusato un passivo di 15,3 miliardi di franchi, in linea con le previsioni della vigilia.

Tra le blue chip, a spiccare in questo clima di titubanza è stata Logitech (+1,68% a 76,14 franchi). Il gigante svizzero-americano della produzione di mouse, tastiere e webcam vive ancora di rendita dopo la pubblicazione di trimestrali sopra le attese nella serata di martedì.

Ha guadagnato anche Holcim (+0,37% a 64,98 franchi), che oggi ha indicato di aver archiviato il primo semestre con utili in aumento, malgrado ricavi in calo. Sempre fra i titoli più sensibili alla congiuntura, non si sono allontanate molto dalla parità ABB (+0,07% a 53,52 franchi) e Geberit (-0,13% a a 624,00 franchi), cosa non riuscita a Kühne+Nagel (-0,92% a 166,25 franchi) e Sika (-2,23% a 192,60 franchi).

Poco brillanti i pesi massimi difensivi: Nestlé (-0,48% a 71,10 franchi) non ha entusiasmato e nemmeno i giganti farmaceutici Novartis (-0,87% a 94,19 franchi) e Roche (-0,96% a 257,10 franchi) sono riusciti a smarcarsi.

Hanno invece concluso tutti sopra la linea di demarcazione gli assicurativi Zurich (+0,43% a 556,60 franchi), Swiss Re (+0,38% a 146,25 franchi) e Swiss Life (+0,33% a 845,80 franchi). Restando in ambito finanziario, si sono colorate di rosso acceso Partners Group (-2,09% a 1101,50 franchi) e UBS (-1,68% a 30,44 franchi).

Infine, nel mercato allargato, fra la moltitudine di trimestrali tipica di questo periodo, si distingue quello di Medacta (+6,90% a 148,00 franchi). La società momò, che produce dispositivi ortopedici, è stata molto ricercata dopo la divulgazione del suo fatturato, ancora una volta in crescita.

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