
Borsa svizzera: apre in ribasso

La borsa svizzera apre in ribasso la seconda seduta della settimana: alle 09.02 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'993,94 punti, in flessione dello 0,80% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Il mercato prende atto della chiusura positiva di Wall Street (Dow Jones +0,75% a 42’515,09 punti, Nasdaq +1,52% a 19’701,21 punti) e guarda anche all’andamento delle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei +0,59% a 38’536,74 punti).
Gli investitori temono un’ulteriore escalation in Medio Oriente, dopo che il presidente americano Donald Trump ha lasciato improvvisamente il vertice del G7 in Canada: vi è che pensa che gli Stati Uniti vogliano assumere un ruolo più attivo nel conflitto fra Israele e Iran, mentre per altri vi sono elementi che suggeriscono una soluzione negoziale.
Pesano inoltre sui corsi i tentennamenti nei negoziati commerciali fra Stati Uniti e Cina. Inducono alla cautela anche le prossime riunione degli istituti centrali: mercoledì sera la Federal Reserve e giovedì mattina la Banca nazionale svizzera (BNS) forniranno indicazioni sulla loro politica monetaria. Secondo gli esperti la Fed non dovrebbe ancora modificare i tassi, mentre per quanto riguarda la BNS è atteso un taglio di almeno 25 punti base. Nel frattempo oggi la Banca del Giappone ha lasciato invariato allo 0,5% il costo del denaro.
Sul fronte interno arretra Roche (-1,26%), che ha presentato risultati negativi di uno studio su Venclexta, un farmaco contro la leucemia. ABB (-1,32%) soffre per un cambiamento di raccomandazione operato da Kepler Cheuvreux. Fra gli altri valori SMI il meno in difficoltà è UBS (-0,23%), mentre il meno convincente appare Swiss Life (-1,20%).
Nel mercato allargato Schindler (-1,34%) subisce l’impatto di un giudizio di Morgan Stanley.