
Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,23%

La borsa svizzera chiude in moderato ribasso la penultima seduta di una breve settimana caratterizzata dalla Festa nazionale: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'931,98 punti, in flessione dello 0,23% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) L’atmosfera generale era di cautela, in attesa di conoscere gli ultimi orientamenti della Federal Reserve, che saranno resi noti in serata. Più che la decisione sui tassi – che dovrebbero rimanere invariati – gli investitori aspettano le parole di commento del presidente Jerome Powell, che potrebbero fornire preziose indicazioni riguardo alle future mosse dell’istituto.
Sempre dagli Stati Uniti sono arrivati segnali incoraggianti sul fronte congiunturale: il prodotto interno lordo è salito nel primo trimestre a un tasso annualizzato del 3,0%, più di quanto si aspettassero gli esperti. Più elevato dei pronostici si è anche rivelato il numero di impieghi creati nell’economia privata: per conoscere i dati completi si dovrà aspettare il rapporto mensile sul mercato del lavoro che sarà diffuso venerdì.
Sembra intanto essersi un po’ attenuata la delusione riguardo ai contenuti dell’accordo doganale sottoscritto da Stati Uniti e Unione europea. Washington e Pechino si sono dati più tempo per negoziare, mentre non vi sono novità riguardo alle trattative fra Usa e Svizzera. Stando alla presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter il dossier è nelle mani del suo omologo Donald Trump: “è lui che deve decidere”, ha detto stamani in una trasmissione radiofonica.
Sul fronte interno al centro dell’attenzione figurava UBS (+1,11% a 30,96 franchi), che ha presentato risultati trimestrali superiore alle previsioni. Sempre nel comparto finanziario tonica è apparsa anche Partners Group (+1,26% a 1125,00 franchi), mentre tutti con il segno meno hanno terminato gli assicurativi Swiss Re (-1,19% a 145,70 franchi), Swiss Life (-0,43% a 843,00 franchi) e Zurich (-0,43% a 554,20 franchi).
Logitech (-1,03% a 74,88 franchi) ha pubblicato il bilancio dei primi tre mesi del suo esercizio 2025/2026, battendo le stime degli analisti: il titolo si è comunque mostrato molto volatile. In ordine sparso hanno terminato i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,91% a 53,48 franchi), Amrize (+1,73% a 42,35 franchi), Geberit (+0,32% a 624,80 franchi), Holcim (-0,19% a 64,74 franchi), Kühne+Nagel (-1,09% a 167,80 franchi) e Sika (-0,98% a 197,00 franchi).
Sonova (-3,61% a 224,20 franchi) ha subito l’impatto delle deboli cifre rese note dal concorrente Amplifon. Hanno trainato il listo Novartis (+0,32% a 95,02 franchi) e almeno in parte Roche (+0,04% a 259,60 franchi), mentre scarso dinamismo è stato mostrato dal terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-1,35% a 71,44 franchi).
Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari numerose aziende, fra le quali Inficon (+0,87% a 116,00 franchi), Autoneum (-5,19% a 146,00 franchi) e Idorsia (+23,06% a 3,34 franchi).