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imamgine in bianco e nero di braccio di ragazza appoggiato a una sedia. al polso ha un orologio di lusso

Oggi in Svizzera

Care svizzere all’estero, cari svizzeri all’estero,

Chi di voi ricorda il rumore della radio mentre si cambia da una stazione all’altra? Quel fruscìo e la sovrapposizione di due canali che a volte portava a remix di musiche assolutamente incompatibili tra loro. Ecco, quel fruscìo scomparirà in Svizzera alla fine del 2024, quando la trasmissione delle radio FM sarà interrotta per sempre, lasciando spazio a DAB+. Il Nazionale ha infatti bocciato oggi una mozione del Consiglio degli Stato che chiedeva al Governo di non eliminare le onde FM prima che DAB+ e Internet radio abbiano raggiunto una quota di mercato del 90%.  

Tra un anno e mezzo, quindi, molte radioline presenti nelle case in montagna, dovranno lasciare il posto a nuovi apparecchi, più moderni. Ma vale la pena conservarle, per ricordo, o come cimelio di un passato che sarà definitivamente archiviato.

Dopo questa passeggiata nella memoria, vi lascio alla lettura delle notizie del giorno.

persone fotografate di spalle osservano pannello annunci voli. tutti i voli sono cancellati
© Keystone / Martial Trezzini

È stato un mercoledì mattina di stress e arrabbiature per chi aveva un volo previsto da e per gli scali elvetici: dalle 4 del mattino fino alle 8.30 circa, lo spazio aereo elvetico è rimasto chiuso a causa di un guasto informatico nei sistemi di Skyguide, la società che controlla il traffico aereo.  

La panne, hanno fatto sapere da Skyguide, è stata individuata – “un problema di hardware” – e non è stata causata da un attacco informatico.  

Numerosi i voli cancellati, il che ha creato non solo malumori, ma anche un numero più alto del previsto di persone presenti negli scali elvetici in attesa di avere notizie sul loro viaggio. Anche se il traffico ha ripreso a funzionare normalmente, le ripercussioni dell’arresto forzato si protrarranno per tutta la giornata di mercoledì

La chiusura dello spazio aereo è stata una decisione volta a evitare ulteriori problemi e incidenti: “in assenza di dati, una supervisione di tutti i velivoli in circolazione è infatti impossibile”, ha spiegato alla RSI Vladi Barrosa, portavoce di Skyline. 

tetti in controluce al tramonto, da una ciminiera esce fumo
© Keystone / Michael Buholzer

La Svizzera deve dotarsi di obiettivi climatici concreti per raggiungere la neutralità climatica (zero emissioni di CO2) entro il 2050. Lo prevede il controprogetto indiretto alla cosiddetta “iniziativa dei ghiacciai” accettato oggi dal Consiglio Nazionale, la camera bassa del Parlamento elvetico, con 134 voti favorevoli, 56 contrari e quattro astensioni. 

Il testo prevede la riduzione a zero delle emissioni di trasporti ed edifici, mentre alle industrie lascia un margine: dovranno ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 90%, compensando il restante 10%. È inoltre stato fissato un obiettivo intermedio (entro il 2040): una riduzione delle emissioni del 75% rispetto ai livelli del 1990.  

Il controprogetto ha quindi gli stessi obiettivi dell’iniziativa, ma propone una serie più ampia di soluzioni. Il testo iniziale, infatti, prevedeva il divieto puro e semplice di carburanti e combustibili fossili.  

Il dossier prevede inoltre lo stanziamento complessivo di 3 miliardi di franchi per il risanamento energetico degli edifici e per sostenere l’industria nel corso della fase transitoria. L’ultima parola spetta ora agli Stati.  

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polso con orologio marca IWC
tvsvizzera

I giovani svizzeri sono sempre più amanti dell’orologeria di lusso. A rivelarlo è uno studio dell’istituto M.I.S. Trend i cui risultati sono stati rivelati in occasione del salone professionale dell’orologeria e gioielleria EPHJ che si tiene in questi giorni a Ginevra. 

Dal sondaggio, effettuato tra l’11 marzo e l’8 aprile 2022 e al quale hanno risposto 1’030 persone, è emerso che la marca più nota è Rolex (citata dall’86% dei e delle partecipanti), seguita da Swatch (60%), Tissot (35%) e Omega (24%). L’ultima volta che questo sondaggio è stato effettuato (nel 2016), il primo posto era occupato da Swatch.  

Oltre a essere le più conosciute, Swatch e Rolex sono anche quelle più possedute dai 16-25enni: il 16% ha almeno un Rolex e il 23% uno o più orologi Swatch. Le marche di lusso (come Audemars Piguet e Patek Philippe) progrediscono sempre di più nella lista di quelle preferite, mentre perdono terreno gli orologi a quarzo e quelli nella fascia bassa di prezzo

Ragazze e ragazzi sono inoltre sempre più connessi: se nel 2016 solo il 20% possedeva un Apple Watch, questa percentuale è salita ormai al 33%. Quattro persone su 10 possiedono almeno uno smartwatch (Apple e non).  

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Société Suisse de Bordeaux

La Società svizzera di Bordeaux, il cui scopo iniziale era “soccorrere lo svizzero indigente” celebra quest’anno i 200 anni d’esistenza. SWI Swissinfo.ch ha incontrato il suo presidente Jean-Michel Begey, che ha scavato negli archivi dell’organizzazione. 

La presenza elvetica a Bordeaux ha una lunga storia. Nel 1822, una cinquantina di persone originarie della Svizzera creano la Società svizzera di beneficenza (Societé suisse de bienfaisance) a Bordeaux, in Francia, per sostenere i compatrioti in cerca di una vita migliore. Oggi, le attività di questa società sono soprattutto ricreative, ma l’associazione riunisce ancora circa 120 famiglie

Gli archivi rivelano che la situazione delle cittadine e dei cittadini elvetici nel XIX secolo era molto diversa da quella attuale: all’epoca in Svizzera c’era una grande povertà e molte persone si recavano in Francia per lavorare, per sostituire i cittadini francesi mobilitati nella Prima Guerra Mondiale. In molti casi queste persone erano mal pagate, mal alloggiate e malnutrite.  

Con il passare degli anni la situazione è migliorata e oggi la Società svizzera Bordeaux (nata dalla fusione del Club svizzero di Bordeaux e della Maison Suisse) organizza eventi, sostiene progetti e continua a fare donazioni per le persone in difficoltà.  

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