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Come trasferire le merci dalla strada alla ferrovia?

Remo Brunschwiler della Danzas (a sinistra) e Daniel Nordmann di FFS Cargo vogliono riuscire a trasportare più merci sulle rotaie Keystone

Quattro aziende, tra cui Cargo FFS, intendono accrescere la quota di merci trasportate su rotaia. Martedì hanno presentato le loro richieste alle autorità.

Le aziende sono le FFS Cargo, Hupac Intermodal, Danzas Eurocargo e Bertschi, i cui direttori hanno illustrato a Basilea un programma in cinque punti con l’obiettivo di dare un forte impulso al trasporto combinato nei prossimi anni. Essi chiedono che sia migliorato il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia sull’asse Nord- Sud e auspicano una riduzione del costo di utilizzo delle infrastrutture ferroviarie.

Le merci – affermano i direttori delle quattro aziende – sono penalizzate rispetto ai passeggeri: bisogna assegnare una priorità maggiore ai convogli ferroviari che le trasportano e sul lungo periodo è auspicabile che vi siano linee riservate proprio alle merci.

Sulle piattaforme di trasbordo dei carichi sussistono ancora troppe strozzature, in particolare nell’Italia del Nord. La Svizzera è perciò chiamata a cofinanziare il miglioramento di queste infrastrutture, aggiungono i quattro direttori.

Altro punto del loro programma: sopprimere la pastoie amministrative e tecniche alle quali sottostanno oggi i trasporti internazionale di merci per ferrovia, semplificando soprattutto le formalità doganali.

Attualmente il volume di merci nel transito transalpino (Colonia-Basilea-Milano) raggiunge i 20 milioni di tonnellate all’anno.

FFS Cargo mira a raddoppiare tale volume entro il 2012 e a triplicarlo entro il 2020, ha detto il suo direttore Daniel Nordmann. Hupac, secondo il direttore Bernhard Kunz, registra annualmente 370’000 ordini di trasporto stradale ed è ugualmente intenzionata a raddoppiare tale cifra entro il 2007, grazie all’acquisto di nuovi vagoni. Da parte sua Bertschi registra oggi il 60% dei suoi 80mila trasporti annui col sistema intermodale e il traffico transalpino raggiunge addirittura il 95%. Nei prossimi anni intende investire nei collegamenti tra gli assi Nord-Sud ed Est-Ovest.

swissinfo e agenzie

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