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Condannate le intemperanze degli estremisti

Il 1. agosto, 700 estremisti di destra hanno perturbato il discorso al Rütli del presidente della Confederazione Keystone

Il Consiglio federale ha condannato fermamente le intemperanze e gli insulti all'indirizzo degli oratori durante le manifestazioni ufficiali.

Recentemente, due ministri elvetici sono stati vittime dell’azione di disturbo di alcuni manifestanti: Samuel Schmid durante il discorso del 1. agosto sul Rütli e Christoph Blocher a Winterthur e alla fiera giurassiana di Saignelégier.

Il Consiglio federale, per bocca del presidente della Confederazione Samuel Schmid, ha condannato mercoledì con chiarezza e fermezza le intemperanze avvenute il 1. agosto sul praticello del Rütli.

«Viviamo in una società libera e aperta, ma ci deve anche essere rispetto per l’oratore che ha il diritto di esprimersi», ha detto lo stesso Schmid, fischiato e insultato da esponenti di gruppi di estrema destra durante il suo discorso per la Festa nazionale.

Durante la prima seduta governativa dopo la pausa estiva, l’esecutivo elvetico ha pure condannato le vive manifestazioni di protesta avvenute durante due interventi del consigliere federale Christoph Blocher: dapprima a Winterthur (canton Zurigo), quando il suo discorso del 1. agosto è stato disturbato da autonomi di sinistra, poi alla fiera ippica di Saignelégier (canton Giura), quando 200 dimostranti del movimento autonomista giurassiano Bélier e alcuni altermondialisti hanno perturbato il suo intervento.

Tali atteggiamenti – ha detto il presidente della Confederazione – sono indegni per la Svizzera. Il governo, ha aggiunto, condanna questo genere di episodi, da qualunque parte essi vengano.

Libertà di espressione

Ma quali misure saranno adottate per evitare che episodi del genere si ripetano? Confederazione e cantoni – ha risposto Schmid – si muoveranno sul terreno delle nostre leggi: rispetto delle opinioni altrui, ma anche rispetto del diritto dell’oratore ad esprimersi.

Per quanto concerne in special modo il Rütli e la ricorrenza del Primo Agosto, il consiglio federale non ha adottato alcuna misura per mettere fine alle oramai tradizionali azioni di disturbo da parte estremisti di destra.

In quanto proprietà della Confederazione, il governo intende preservare il valore simbolico del praticello garantendo il mantenimento delle celebrazioni, ha affermato Samuel Schmid.

Il ministro elvetico dello sport ha ad ogni modo ricordato che l’organizzazione della Festa nazionale è di competenza della Società svizzera di utilità pubblica che amministra il Rütli, così come dei cantoni interessati. Questi si esprimeranno entro la fine dell’anno sul futuro della manifestazione.

«La presenza di un rappresentante del governo elvetico non è al momento ancora sicura», ha dichiarato Schmid.

Blocher più bersagliato di Schmid

Esprimendosi in merito agli avvenimenti del 1. agosto, Christoph Blocher ha respinto al mittente le critiche del collega di governo socialista Moritz Leuenberger, secondo cui il suo partito, l’Unione democratica di centro (partito di destra nazionalista) è in parte responsabile delle azioni di disturbo condotte dall’estrema destra al Rütli.

Il consigliere federale ha inoltre voluto sdrammatizzare “l’incidente”: sulle onde della Radio svizzera di lingua tedesca ha affermato che il suo discorso tenuto a Winterthur è stato disturbato con maggior intensità e vigore dell’intervento alla nazione di Samuel Schmid.

swissinfo e agenzie

Rütli, 1. agosto: il discorso di Samuel Schmid è perturbato da estremisti di destra.
Winterthur, 1. agosto: il discorso di Christoph Blocher è disturbato da autonomi di sinistra.
Saignelégier, 14 agosto: l’intervento di Blocher suscita le proteste dei dimostranti del movimento autonomista giurassiano e di alcuni altermondialisti.

La Festa nazionale del primo agosto è stata istituita alla fine del XIX secolo, ma è solo dal 1994 che questa giornata è un giorno festivo ufficiale in tutto il paese.

Viene celebrato il patto difensivo siglato dai rappresentanti dei cantoni di Uri, Svitto ed Untervaldo sul prato del Rütli (1291), un accordo che ha gettato la base di un’allenza che è poi diventata la Svizzera moderna nel 1848.

Gli estremisti di destra sono presenti sul prato del Rütli da una decina d’anni.

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