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Credit Suisse, nuove accuse di aiuto all’evasione negli Stati Uniti

Credit Suisse ha una presenza molto importante negli Stati Uniti. KEYSTONE/MARTIN RUETSCHI sda-ats

(Keystone-ATS) Credit Suisse (CS) deve ancora una volta far fronte ad accuse di favoreggiamento dell’evasione fiscale negli Stati Uniti.

L’istituto continua ad aiutare facoltosi clienti americani a nascondere il loro denaro, stando a un rapporto presentato oggi dal comitato finanziario del Senato (SFC) , un’entità presieduta dal senatore Ron Wyden. La banca respinge gli addebiti.

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Stando a quanto riferisce il sito Cnbc.com, Wyden ha dichiarato che proprio questa settimana la sua commissione ha ricevuto nuove informazioni da CS su altri conti americani non rivelati che la banca deteneva dopo il 2014, anno in cui l’azienda, dopo essersi dichiarata colpevole, dovette pagare una multa record di 2,6 miliardi di dollari.

“La cosa era ancora in corso negli ultimi giorni: è stato scoperto che sono stati occultati ancora più soldi e ci sono questioni molto importanti”, ha sostenuto il parlamentare democratico 73enne. “È chiaro che è giunto il momento di perseguire l’accusa e di garantire sanzioni che mandino un messaggio forte”.

In procinto di essere assorbito da UBS per i noti problemi, Credit Suisse non è d’accordo con le conclusioni di Wyden. “CS non tollera l’evasione fiscale”, indica la società in un comunicato. A suo avviso il documento descrive essenzialmente vecchi casi, alcuni dei dei quali risalgono a dieci anni or sono. Da allora la banca ha introdotto misure globali per identificare le persone che hanno cercato di nascondere i beni.

Il nuovo team dirigenziale della banca ha collaborato pienamente con la SFC e ha anche sostenuto di conseguenza il lavoro del senatore Wyden, viene affermato. “La nostra chiara indicazione è di chiudere i conti non dichiarati, una volta identificati, e di disciplinare adeguatamente i dipendenti che non rispettano gli standard di condotta del Credit Suisse”. L’istituto sta inoltre cooperando attivamente con le autorità statunitensi per affrontare in modo specifico le questioni legate ai vecchi dossier e continuerà a farlo.

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