
Sostanze tossiche dai ghiacciai
Lo scioglimento dei ghiacciai rilascia prodotti chimici nocivi che si accumulano sul fondale del lago più vicino, rileva uno studio realizzato in Svizzera.
Gli studiosi del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca del Politecnico federale di Zurigo e dell’Istituto federale per l’approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque hanno condotto le loro ricerche sull’Oberaarsee (canton Berna), un lago artificiale nei pressi del passo del Grimsel, a un’altitudine di 2300 metri.
Le analisi dei campioni prelevati nelle acque gelate del bacino hanno permesso di individuare tracce di plastificanti, pesticidi e diossina. Queste sostanze difficilmente degradabili (dette anche POP, Persistent organic pollutants) sono state da tempo messe al bando in quanto nocive per la salute umana.
Ciononostante, i ricercatori hanno rilevato concentrazioni importanti di POP nei sedimenti che si sono depositati negli ultimi 10-15 anni, ovvero dopo l’entrata in vigore del divieto.
Secondo lo studio, pubblicato sulla prestigiosa Environmental Science and Technology, la spiegazione più probabile è legata allo scioglimento del ghiacciaio dell’Oberaar.
La lingua del ghiacciaio si è infatti ritirata di oltre 120 metri negli ultimi dieci anni liberando così le sostanze contenute nel ghiaccio. Misure effettuate in altri laghi alpini, afferma lo studio, confermano queste ipotesi.
swissinfo.ch e agenzie

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