The Swiss voice in the world since 1935

CSt: sì a introduzione identità digitale

L'identità elettronica è già una realtà (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/ALEXANDRA WEY sda-ats

(Keystone-ATS) Un’identità digitale (eID) riconosciuta dallo Stato va introdotta in Svizzera. Dopo il Nazionale, oggi anche il Consiglio degli Stati, con 33 voti a favore e 4 contrari, ha accettato la Legge federale sui servizi d’identificazione elettronica (LSIE).

La nuova legge crea le premesse per potersi identificare online, effettuare operazioni in rete e navigare in sicurezza mantenendo il pieno controllo dei propri dati. “Non si tratta però di un passaporto da usare alle frontiere”, ha precisato Beat Vonlanthen (PPD/FR), aggiungendo che “siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi europei sulle identità elettroniche”.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

L’utente che desidera avere un’eID dovrà creare un profilo (account) presso fornitori privati di servizi eID (identity provider, IdP), i quali – parola della consigliera federale Karin Keller-Sutter – sono più vicini agli utenti e alle tecnologie necessarie per garantire questa offerta. “Gli operatori hanno l’obbligo di distruggere dopo sei mesi i dati concernenti l’utilizzo dell’identità digitale”, ha ricordato Vonlanthen.

La Confederazione verificherà e confermerà le generalità di una persona e, dopo aver ricevuto il consenso esplicito dell’interessato, trasmetterà le informazioni (come nome, sesso o data di nascita) del cliente all’IdP. Questo si occuperà di sviluppare e proporre i supporti tecnologici necessari, ad esempio i telefoni intelligenti e le carte bancarie.

Articoli più popolari

I più discussi

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR