Jazz ad Ascona nel segno di “Satchmo” a 100 anni dalla nascita
Sono attesi 80mila spettatori alla 17esima edizione del "New Orleans Jazz Ascona", una delle più importanti manifestazioni jazzistiche della Svizzera, oltre che principale festival di jazz classico in Europa. Quest'anno, per una coincidenza di date, a farla da padrone sarà la figura di Louis Armstrong, con una serie di appuntamenti che culmineranno la sera del 6 luglio.
Quella stessa sera di 30 anni fa, infatti, morì nel sonno il grande trombettista di New Orleans, dopo qualche mese di malattia. Aveva – secondo gli studi biografici più aggiornati – settant’anni. Per lungo tempo si era ritenuto che Armstrong fosse nato il 4 luglio del 1900, una data fortemente simbolica. Ma la recente scoperta dei registri di battesimo dei quartieri poveri di New Orleans ha consentito di fissare il giorno di nascita del piccolo “Ludovicum” al 4 agosto del 1901.
I due anniversari vengono ricordati ad Ascona con tre significativi omaggi. Il primo luglio, si presenta al Festival il tormbettista e cantante Leroy Jones, concittadino di Armstrong e da molti considerato come il suo erede più prossimo. Il 4 luglio, in tarda serata, sarà la volta del trombettista britannico Rod Mason, accompagnato dalla “Barrelhouse Jazzband”. Il 6 luglio, infine, in programma un concerto di quattro ore al quale parteciperanno i “Satchmo Serenaders” e i “Blue Rhythm Makers” del pianista inglese Keith Nichols. Tutti proporranno i maggiori successi del jazzista, ripresi anche nelle singole piazze grazie alle esibizioni giornaliere dei “Satchmo Serenaders”.
L’evento “Armstrong” si inserisce in un fitto programma che per dieci giorni, fino all’8 luglio, porterà sui tredici palchi di Ascona quasi 300 artisti e una quarantina di band, per un totale di 230 concerti e oltre 400 ore di musica. Accanto agli appuntamenti “regolari”, è stata organizzata tutta una serie di “Special Events”, dedicati in particolare al blues e al gospel del sud degli Stati Uniti, ad alcuni tra i maggiori virtuosi del sassofono esistenti, allo stravagante pianista olandese Joep Peeters, ma anche al genere teatrale di origine francese detto “vaudeville”.
Tra le novità di quest’anno, una mini-rassegna cinematografica pomeridiana in tema (“CinemaJazz”) e, per gli amanti della gastronomia, il “trasferimento” sul lago Maggiore del leggendario “Palm Court Jazz Café”, ristorante e tempio del jazz tradizionale di New Orleans. Per tutta la durata del Festival lo staff del locale e la sua proprietaria, Nina Buck, proporranno specialità della cucina creola e concerti jazz in un ristorante di Ascona.
Alessandra Zumthor
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