Storia delle mutande e l’intimo diventa pubblico
Mutande in bella mostra a Losanna dove un'esposizione intitolata «Dal segreto alla trasparenza» esamina la storia della biancheria, sempre meno intima.
Stesi sui fili, in vetrina o su manichini ci sono reggipetti, mutandine e boxer di ogni dimensione o quasi, di lana, di filo, nylon o seta: si raccontano nelle sale del Museo storico di Losanna fino al prossimo 30 luglio.
Concepita dalla sociologa Luzia Kurmann, la mostra esplora gli innumerevoli aspetti sociali delle mutazioni della biancheria intima dalla fine del XVIII secolo ad oggi. Seguendo il filo da bucato che attraversa le diverse sale, il visitatore può toccare con mano la varietà dei tessuti impiegati per vestire le parti intime del corpo. Oppure indossare un busto ed intuire la posizione sociale della donna nel ‘900.
Si scopre inoltre che è nel XIX secolo che si è cominciato ad attribuire alla biancheria una dimensione intima e sensuale. Rimasta nascosta fino agli anni ’60-’70, la lingerie è stata poi sostituita da magliette e body super attillati portati per essere visti, da uomini e donne.
Una selezione di cataloghi e cartelloni svelano che le foto di persone sostituiscono le sagome disegnate negli anni ’70. Le donne sono sensuali e seducenti, gli uomini sportivi e spesso in gruppo.
Nei cataloghi, un’offerta diversificata per la biancheria maschile è giunta negli anni ’30. Per le donne invece una vasta scelta di busti e mutande è proposta dalla fine del XIX secolo.
La mostra delle mutande sempre più succinte – dalle immense e vaporose braghe al celebre tanga – vuole essere uno spunto di riflessione sulla storia del corpo e dei due sessi. Con l’emergenza della psicologia – spiegano gli autori dell’esposizione – l’abito non si limita più ad esprimere l’appartenenza ad una classe sociale, ma rivela anche il carattere dell’uomo o la donna che li indossa.
La nostra epoca è ora caratterizzata dal pluralismo delle mode e dalla coesistenza di varie tendenze: lo stile androgino coabita senza difficoltà con calze, guaine e giarrettiere sexy, collant erotici e fioriti reggiseni a balconcino.
La biancheria infine non vive più nascosta, ma è in mostra: gli eleganti boxer spuntano dai jeans troppo larghi. E la cantante Madonna porta sopra gli indumenti dell’intimo. Un segno ulteriore, sottolinea il catalogo della mostra, che la frontiera tra vita pubblica e privata è sempre più labile.
swissinfo e agenzie
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