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Conquistata con la spada la terza medaglia svizzera

La spadista svizzera Gianna Habluetzel-Buerki , a destra, durante la sua vittoriosa gara di semi finale contro la russaTatiana Logounova Keystone

Arriva dalla spada femminile la terza medaglia per la Svizzera. Gianna Habluetzel-Buerki ha infatti conquistato l'argento, sconfitta in una tiratissima finale dalla ungherese Nagy, 15-11 il punteggio.

La determinazione dell’atleta elvetica aveva ben impressionato fin dalle prime stoccate della competizione, quando aveva eliminato la campionessa del mondo in carica, l’ungherese Ildiko Minza con un eloquente 15-9. Nel medagliere la Svizzera ha ora un oro, un argento ed un bronzo.

Nel nuoto le ottime prestazioni di Flavia Rigamonti nei 400 stile libero e Yves Platel nei 400 misti non sono state sufficienti a garantire ai due rossocrociati l’ingresso in finale. L’atleta ticinese ha fermato i cronometri a 4’11″77/100, nuovo record svizzero, nono tempo assoluto, Platel ha demolito il precedente primato nazionale nella disciplina di oltre due secondi e mezzo, una prestazione che però non gli ha garantito la presenza in vasca per la finale.

Speranze elvetiche anche nella ginnastica. Dieter Rehm ha infatti chiuso la fase preliminare del volteggio con un incoraggiante quinto posto (9.725 il punteggio) e con l’ottavo posto alla sbarra (9.737), prestazioni che gli garantiscono la partecipazione alla fase finale di specialità di lunedi. “Sono fiducioso, ha dichiarato l’atleta, una medaglia è a questo punto alla mia portata”. Rehm ha accusato un dolore ad una caviglia in seguito ad una caduta dalla sbarra nella fase di riscaldamento. Il dolore gli ha impedito di effettuare una convincente prova anche nel corpo libero (8.025), che lo hanno fatto precipitare al 42esimo posto della classifica generale.

La giornata di domenica è stata caratterizzata dall’espulsione della squadra rumena di sollevamento pesi. Due atleti della rappresentativa sono infatti stati trovati positivi ad un controllo anti doping precedente la gara, il gruppo è stato espulso dalle Olimpiadi e dal villaggio olimpico, dato che lo scorso maggio un terzo atleta era stato squalificato.

Tutte le banidiere olimpiche e delle nazioni presenti a Sydney 2000 sono inoltre a mezz’asta per partecipare al dolore del presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO) Juan Antonio Samaranch, rimasto vedovo sabato.

Alessandro Bertellotti, Sydney

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