Pareggia la Svizzera contro la Grecia, ma i calciatori elvetici deludono
L'esordio dei rossocrociati guidati dal nuovo allenatore Trossero ha confermato che le eliminatorie per il campionato del mondo saranno tutte in salita per la Svizzera. A San Gallo, davanti a 6000 spettatori, Svizzera e Grecia hanno pareggiato 2 a 2.
L’arrivo dell’argentino Enzo Trossero alla guida della nazionale di calcio e l’ottima intesa instauratasi quasi immediatamente tra il tecnico ed i giocatori, avevano forse illuso eccessivamente un po’ tutti – addetti ai lavori e semplici tifosi – sulle reali potenzialità della squadra rossocrociata.
A riportare un po’ tutti con i piedi per terra ci ha pensato mercoledì sera a San Gallo la Grecia, squadra non proprio irresistibile ma che, nell’unico vero test prima dell’esordio nelle qualificazioni mondiali – che avverrà tra una quindicina di giorni a Zurigo contro la Russia – ha messo a nudo i limiti del collettivo elvetico praticamente in ogni reparto: in difesa, dove un po’ per l’assetto forse eccessivamente “leggero” scelto da Trossero (con tre difensori) la squadra è incappata in una serie di svarioni che hanno mandato a nozze gli attaccanti ellenici, ma anche a centrocampo e in attacco dove, a parte la verve di Comisetti, la Svizzera ha mostrato davvero poco, subendo a lunghi tratti l’iniziativa greca.
Eppure, grazie ad un indovinato diagonale dalla sinistra di Comisetti che dopo neppure un quarto d’ora di gara ha trafitto il portiere greco Nikopolidis, la gara non si era iniziata male per i nostri: l’undici di Trossero non ha però saputo sfruttare la situazione.
Anzi, con due clamorose indecisioni commesse in pochi minuti (un’uscita a vuoto del portiere Zuberbühler ed una pessima chiusura di Murat Yakin) ha consentito alla Grecia non solo di pareggiare, ma addirittura di ritrovarsi, dopo 25 minuti sul 2-1 a proprio favore e, successivamente, di prendere in mano le redini del gioco, facilitata da una reazione elvetica davvero priva di mordente.
Le cose sono leggermente migliorate nella ripresa, quando il coach rossocrociato ha optato per un più prudente schieramento difensivo con 4 giocatori che ha arginato con maggior efficacia le pressanti offensive degli ospiti, ma che non ha avuto il potere di spostare il baricentro del gioco verso la metà campo ellenica.
A salvare la squadra da una clamorosa disfatta ci ha pensato ad una decina di minuti dal termine Hakan Yakin, abile a deviare nella porta avversaria un calcio piazzato di Esposito.
Un gesto che ha reso il finale della partita accettabile sul piano del risultato, ma che non muta il giudizio negativo nei confronti della squadra le cui molteplici ed importanti assenze (all’appello mancava la coppia titolare dell’attacco Türkyilmaz-Chapuisat, ma anche Haas e Fournier) non giustificano una prestazione davvero sotto tono come quella offerta.
A rendere il quadro ancora più fosco si sono poi messe anche le avversarie della Svizzera nel girone di qualificazione mondiale: in analoghe amichevoli di preparazione mercoledì sera la Russia ha infatti battuto Israele per 1-0, mentre la Slovenia ha vinto in trasferta contro la Repubblica Ceka: come dire che il cammino verso la fase finale del mondiale rischia di essere ancora più difficile del previsto.
Mauro Rossi
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