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Credit Suisse ha superato indenne la tempesta

Credit Suisse - qui la sede di Paradeplatz a Zurigo - è una banca solida pd

Al contrario di UBS, Credit Suisse non è stato danneggiato in modo importante dalla crisi statunitense dei mutui a rischio. Nel 2007, il gruppo ha realizzato un utile netto di 8,5 miliardi di franchi.

Nell’investment banking UBS ha perso 20 miliardi di franchi. Credit Suisse se la cava con un occhio blu ed iscrive a bilancio in questo settore 2 miliardi di correttivi di valore.

Credit Suisse Group ha registrato lo scorso anno un utile netto da attività continuative di 8,549 miliardi di franchi, in calo rispetto agli 11,3 miliardi dell’esercizio 2006, che includeva però utili da dismissioni di attività per 3,070 miliardi. I risultati corrispondono alle attese degli analisti.

L’utile diluito per azione da attività continuative per l’esercizio 2007 si è attestato a 7,65 franchi (7,19 nel 2006), mentre il rendimento del capitale proprio è stato del 19,8%.

Successo in condizioni difficili

«Sono lieto di annunciare per il 2007 un risultato record, conseguito nonostante un quadro operativo estremamente complesso», ha fatto sapere in un un comunicato Brady W. Dougan, Ceo di CS Group.

«Il nostro modello di banca integrata, la presenza internazionale, l’ottima gestione del rischio e la solida capitalizzazione si sono rivelati vantaggi competitivi di centrale importanza, che ci hanno consentito di realizzare su base annua una crescita e una redditività sostenute. Il Consiglio di amministrazione propone quindi un aumento del dividendo in contanti a 2.50 franchi ad azione».

Bene il settore privato, meno bene la banca d’affari

Nell’esercizio 2007 il private banking, con i settori Wealth Management e Corporate & Retail Banking, ha registrato un utile ante imposte da attività continuative di 5,486 miliardi, in crescita del 19% rispetto al 2006.

L’investment banking ha messo a segno un utile ante imposte di 4,826 miliardi, ossia il 19% in meno rispetto al 2006, un dato – afferma CS – che «esprime la complessità del contesto operativo della seconda metà dell’anno».

Nei settori dell’investment banking e dell’asset management, Credit Suisse ha dovuto apportare correttivi di valore per un totale di 2,92 miliardi di franchi (2 miliardi per l’investment banking e 920 milioni per l’asset management).

Le perdite sono in sostanza legate all’instabilità che ha investito i mercati in seguito alla crisi dei mutui a rischio negli Stati uniti. Per quanto riguarda l’asset management, i correttivi sono dovuti alla svalutazione di titoli acquistati dai fondi del mercato monetario, operazione effettuata allo scopo di fronteggiare i «problemi di liquidità causati dalle estreme condizioni del mercato statunitense».

swissinfo e agenzie

Utile netto: 8,549 miliardi di franchi (2006: 11,327 miliardi)
Correttivi di valore nel settore dell’investment banking: 2 miliardi di franchi (UBS: 20 miliardi).
Dividendo proposto: 2,50 franchi per azione (2006: 2,24 franchi)

Il Credit Suisse Group è la seconda banca elvetica in ordine di grandezza, dietro all’Unione di Banche Svizzere (UBS).

Insieme, i due leader del settore realizzano oltre la metà del bilancio totale di tutte le banche elvetiche e contribuiscono a circa il 10% del prodotto interno lordo del paese.

Oggi, il Credit Suisse dà lavoro a circa 47’000 persone in oltre 50 paesi.

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