Il barometro dell'Associazione svizzera dei banchieri vira verso il sereno. Le banche hanno consolidato i loro bilanci, completato le nuove regole di stabilità e guadagnato molto più degli scorsi anni. Il settore rimane tuttavia sotto pressione e le persone impiegate nel ramo bancario diminuiscono.
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swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG del 3.9.15)
Il settore bancario svizzero ha realizzato nel 2014 utili per 14 miliardi di franchi, il 19% in più dell’anno precedente, e i patrimoni amministrati sono aumentati di 518 miliardi a 6’656 miliardi alla fine di dicembre, indica l’Associazione svizzera dei banchieri (ASB).
Nel suo periodico barometroCollegamento esterno del settore, l’ASB sottolinea che il ramo bancario elvetico contribuisce alla creazione di valore aggiunto nella misura del 6%, offre 104’000 posti di lavoro (in equivalenti a posto pieno) e versa imposte per 2,6 miliardi di franchi (+37% rispetto al 2013). Le banche svizzere rimangono inoltre leader mondiali nel campo della gestione transfrontaliera, con una fetta del 26%.
Tuttavia, il personale attivo nel settore è risultato in calo, con una perdita di 1’682 posti (-2%). Questo andamento riflette il contesto economico e normativo più difficile per le banche, afferma l’ASB. La disoccupazione nel ramo è risultata comunque inferiore alla media (2,5% contro 3,2%).
Malgrado la decisione della Banca nazionale svizzera di abolire il cambio minimo con l’euro e di introdurre interessi negativi sui depositi, l’ASB si dice fiduciosa per il futuro: per il secondo semestre 2015 gli istituti si aspettano uno sviluppo dell’impiego costante o leggermente positivo.
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