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La radiotelevisione pubblica svizzera taglia 250 impieghi

Costretta a risparmiare 40 milioni di franchi l’anno a partire dal 2016, la Società svizzera di radiotelevisione (SSR, di cui fa parte swissinfo.ch) ha annunciato la soppressione di circa 250 posti di lavoro, di cui 49 nella Svizzera italiana.

Due i motivi all’origine di questa misura. Il primo è legato alla diminuzione del canone da 462 e 451 franchi, a seguito della sentenza del Tribunale federale (TF) che in aprile ha deciso che chi è assoggettato al canone non deve più pagare l’IVA. Il secondo consiste invece nell’aumento, dal 4 al 6%, della quota parte del canone destinata alle emittenti regionali e locali, secondo quanto previsto dalla nuova legge federale.

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Il programma di risparmio riguarda tutte le regioni linguistiche: alla SRF (canale di lingua tedesca) è prevista la soppressione di 102 impieghi a tempo pieno, alla RTS (francese) di 74, e alla RSI (italiano) di 49. Infine, presso la Direzione generale si prevedono 20 posti in meno.

Anche swissinfo.ch, unità aziendale della SSR, dovrà contribuire al piano di risparmio con 200mila franchi. Non è previsto alcun licenziamento. La piattaforma per un pubblico all’estero era già stata vittima di importanti tagli nel personale nel 2004 e nel 2011.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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