Testimonianza a carico dell’UBS
Un cittadino americano ha ammesso di aver nascosto al fisco oltre un milione di dollari, grazie all'aiuto dell'UBS. La giustizia americana ha pubblicato alcuni estratti della sua testimonianza, pochi giorni dopo l'accordo raggiunto tra la banca svizzera e le autorità fiscali degli Stati uniti.
In lotta contro gli evasori fiscali, la giustizia americana ha reso noto alcuni dettagli della testimonianza di John MacCarthy, che venerdì scorso aveva riconosciuto dinnanzi ad un tribunale di aver nascosto al fisco degli Stati uniti oltre un milione di dollari, grazie alla mediazione dell’UBS. La grande banca svizzera avrebbe agito allo stesso modo con un gran numero di clienti, secondo la “dinamica dei fatti”, che è stata messa online sul sito internet della corte del distretto centrale della California a Los Angeles.
John McCarthy ha detto di aver aperto presso l’UBS in Svizzera un conto a nome di una società di Hong Kong di sua proprietà e di avervi trasferito oltre un milione di dollari, frutto sei suoi affari negli Stati Uniti. “L’UBS lo sapeva” ha detto McCarthy alla corte. Il conto era stato aperto “con l’aiuto di un avvocato svizzero consigliato dai rappresentanti dell’UBS”, si legge nel documento online. McCarthy ha inoltre ammesso di aver incontrato personalmente e di aver comunicato per telefono, fax e posta elettronica con dei rappresentanti della banca svizzera e con il suo avvocato svizzero dal 2003 al 2008, “per discutere dei fondi che aveva su conti UBS”.
Nel corso di questa settimana dovrebbero essere pubblicate le modalità dell’accordo raggiunto la settimana scorsa tra le autorità americane e la banca elvetica, accusata di aver aiutato 52’000 cittadini americani ad evadere il fisco degli Stati uniti.
swissinfo.ch e agenzie
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