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Elezione CF: Alain Berset nuovo presidente della Confederazione

Alain Berset, il nuovo presidente della Confederazione KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Alain Berset (PS/FR) è stato brillantemente eletto oggi alla presidenza della Confederazione per il 2018 con 190 voti su 210 schede valide. Succede alla popolare-democratica Doris Leuthard.

Vicepresidente del Consiglio federale sarà l’anno prossimo Ueli Maurer (UDC/ZH), che ha ricevuto 178 voti su 192 schede valide.

Alain Berset ha iniziato il suo discorso in francese affermando di essere onorato della nuova nomina. Hai poi dichiarato di voler dedicare il massimo impegno e tutte le forze della Svizzera e ai suoi cittadini. “Conformemente – ha aggiunto rivolgendosi ai parlamentari ma anche alla popolazione – alle nostre tradizioni e alle nostre istituzioni, non agirò mai da solo, ma assieme ai sei altri membri del governo, tra cui la presidente della Confederazione attuale Doris Leuthard (…) e il futuro vicepresidente Ueli Maurer”.

“Viviamo in un Paese sicuro e prospero, che si definisce per il rispetto delle minoranze che lo compongono e per la sua diversità”, ha sottolineato Berset.

“Non siamo un Paese diviso”

Il futuro presidente ha poi proseguito nelle altre tre lingue nazionali: in italiano, ha affermato in particolare che “anche da noi le persone soffrono per la crescente pressione sul mercato del lavoro e anche da noi si levano voci che deplorano lo sgretolamento dei valori patriottici e la perdita d’indipendenza. Ma non siamo un Paese diviso”.

Il capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) si è detto fiducioso per il futuro della Svizzera: “siamo oggi nel cuore di fenomeni globali quali la mondializzazione e la rivoluzione digitale”. Ma “saremo più forti se sapremo anticipare queste evoluzioni anziché volerle frenare”, ha detto il friburghese. Secondo Berset, la capacità a condurre riforme, ad evolvere e a restare in movimento sono le chiavi del successo elvetico.

Il neo eletto presidente della Confederazione ha pure ricordato che “25 anni fa il popolo svizzero ha respinto l’adesione allo Spazio economico europeo, aprendo un periodo di incertezza”. Ma “il pragmatismo della nostra politica europea e la capacità a trovare compromessi all’interno del Paese ci ha consentito di trovare un via verso la stabilità, la via bilaterale”.

“È di questo stesso equilibrio che abbiamo bisogno oggi nella nostra relazione con l’Europa con cui condividiamo la cultura”, ha aggiunto.

Il terzo Friburghese alla presidenza

Anche se la sua candidatura non era contestata, con 190 voti Alain Berset ha ottenuto oggi un ottimo risultato, riuscendo a far meglio di Doris Leuthard, che l’hanno scorso aveva ricevuto 188 voti: due anni fa Johann Schneider-Ammann (PLR/BE) aveva però fatto ancora meglio con 196 voti.

Berset è il terzo friburghese ad assumere la presidenza della Confederazione. Prima di lui, i due altri presidenti provenienti dal canton Friburgo furono i popolari-democratici Joseph Deiss (nel 2004) e Jean-Marie Musy (nel 1925 e nel 1930).

“Primus inter pares”, Berset, 45 anni, è uno dei più giovani presidenti che la Svizzera abbia mai avuto ed è apprezzato per le sue eccellenti doti di oratore nonché per l’ottima conoscenza dei dossier, cosa non scontata in un grosso dipartimento come il suo. Da sei anni dirige infatti il DFI.

Prima di essere eletto in governo nel dicembre 2011, Berset ha trascorso otto anni sui banchi del Consiglio degli Stati, di cui è stato anche presidente nel 2009.

Il giorno di San Nicolao…

Il caso ha voluto che oggi il socialista friburghese sia stato eletto alla presidenza della Confederazione il giorno di San Nicolao, patrono della città di Friburgo. Il presidente dell’Assemblea federale Dominique de Buman, anch’egli friburghese, ha voluto sottolineato simbolicamente l’evento offrendo al neo eletto un grande “biscôme”, ovvero un dolce simile al pan pepato.

Il nuovo presidente della Confederazione sarà ricevuto – come vuole la tradizione – , giovedì prossimo dal suo comune di residenza Belfaux (FR), dove vive con la moglie Muriel e i suoi tre figli. Per l’occasione un treno speciale partirà da Berna con parlamentari e giornalisti a destinazione del villaggio situato nel distretto della Sarine.

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