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Elezioni 2003 libere dal razzismo

"Per una Svizzera multicolore!" Keystone Archive

Una campagna per il rinnovo del Parlamento federale all'insegna del "Fair Play": il Forum contro il razzismo invita al rispetto di una carta etica.

I candidati non devono accalappiarsi voti strumentalizzando temi come asilo e sicurezza interna che preoccupano la popolazione svizzera.

Una carta di “buona condotta”

Tutti i candidati all’Assemblea federale – Nazionale e Stati – dovrebbero firmare una dichiarazione formale per una campagna elettorale non razzista. Il Forum contro il razzismo (FcR) vuole inoltre interrogarli sulle problematiche riguardanti il razzismo, tema tra i più sensibili soprattutto in periodo pre-elettorale.

Venerdì l’organizzazione ha invitato quindi i partiti a non condurre la loro campagna a scapito di un gruppo etnico, culturale o religioso. Negli ultimi anni, alcuni annunci con contenuti piuttosto tendenziosi – in particolare dell’Unione democratica di centro – erano stati oggetto di polemiche e discussioni.

Basta coi temi xenofobi

Dalla scorsa estate – affermano i promotori dell’iniziativa – si è constatato perfino un incremento delle espressioni generalizzatrici e razziste nei media. Gli abusi nella legge sull’asilo e l’aumento della criminalità sarebbero stati attribuiti, a torto, ad alcuni gruppi di “asilanti”.

Secondo il Forum contro il razzismo, i temi della sicurezza e dell’asilo rischiano di essere sfruttati in chiave populistica in vista delle elezioni federali d’autunno.

Fenomeni quotidiani

«Quando si parla di razzismo, si pensa sempre a posizioni estreme», costata il consigliere nazionale Patrice Mugny (Verdi/GE), presidente del FcR. Ma il razzismo «quotidiano» s’insinua sempre più nel discorso dei media e dei politici.

La dichiarazione proposta ai candidati al Parlamento intende appunto combattere questo fenomeno, affermano i promotori. Il testo permette infatti al FcR di esercitare un certo controllo sui propositi e le attività dei firmatari, ha dichiarato Mugny.

La dichiarazione, ispirata dalla convenzione delle Nazioni Unite per l’eliminazione di tutte le forme di razzismo, obbliga i firmatari a rispettare alcuni principi, in particolare a rifiutare alleanze con un partito che inciti l’odio razziale o a pubblicare documenti che possano incoraggiare i pregiudizi.

Reazioni positive dei partiti

Assieme alla dichiarazione, i candidati riceveranno un questionario che permetterà di effettuare uno studio sulle opinioni dei politici, ha precisato Hanspeter Bigler, vicepresidente del FcR.

L’inchiesta si basa pure sulle raccomandazioni del Comitato dell’Onu per l’eliminazione di tutte le forme di razzismo (CERD). Le domande riguarderanno in particolare l’integrazione scolastica, il mercato del lavoro, le naturalizzazioni, le violenze della polizia e le minoranze.

Il documento dovrebbe essere pronto in estate. Dopo le elezioni sarà forse pubblicata una seconda inchiesta sulle tendenze del nuovo Parlamento riguardo al razzismo e all’integrazione degli stranieri.

La dichiarazione è già stata sottoposta alle centrali dei partiti e finora nessuna formazione ha criticato il contenuto della dichiarazione. Alcuni si sono chiesti se fosse veramente lo strumento adatto, ma l’idea è stata ben accolta, anche se con differenze da un partito all’altro.

30 partecipanti

È una piattaforma nazionale che ha lo scopo di rafforzare e coordinare gli organismi che operano all’interno della società civile nella lotta contro il razzismo.

Il Forum è stato fondato nel 1992 e ne fanno parte oltre 30 associazioni, organizzazioni e chiese ed è presieduto dal consigliere nazionale dei Verdi, il ginevrino Patrice Mugny.

swissinfo e agenzie

Il Forum contro il razzismo, piattaforma nazionale fondata nel 1992, vuole una campagna elettorale pulita.

I candidati alle elezioni nazionali d’autunno devono firmare una carta in questo senso.

Il Forum vuole evitare che temi come quello dell’asilo e degli stranieri vengano sfruttati a scopo populistico per ottenere voti.

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