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Banche svizzere all’offensiva: una task force per difendere il segreto bancario

Anche la ministra di giustizia e polizia Ruth Metzler ha partecipato ai lavori dei banchieri, esortandoli a combattere efficacemente il riciclaggio di danaro d'origine criminosa Keystone

Per difendere la piazza finanziaria elvetica le banche svizzere passano alla controffensiva: un'apposita task force intende rafforzare la posizione degli istituti sulla scena internazionale e battersi per il mantenere il segreto bancario.

La creazione di un comitato direttivo apposito, sul modello di quello istituito dal governo durante la vicenda dei fondi ebraici, è stata annunciata venerdì a San Gallo dal presidente dell’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) Georg F. Krayer nel quadro della tradizionale giornata annuale dell’associazione.

La task force rivolgerà la sua attenzione non solo ai media e alle autorità svizzere ed estere, bensì anche alla banche stesse: vigilerà ad esempio sulla corretta applicazione delle norme da parte degli istituti, contribuendo in tal modo alla buona reputazione della piazza finanziaria elvetica. Sarà diretta da Niklaus Blattner, personalità di spicco dell’ASB.

Nel suo intervento a San Gallo, Krayer ha per altro ribadito la posizione fatta propria anche dal Consiglio federale: nonostante le pressioni provenienti dall’estero, il segreto bancario non è in discusione.Uno dei primi compiti della task force sarà proprio di spiegare questa posizione.

Le sue parole erano probabilmente indirizzate agli ambasciatori di paesi esteri, che per la prima volta quest’anno sono stati invitati al convegno. Il presidente dell’ASB si è detto in particolare rammaricato del fatto che, nella discussione in atto sulla tassazione dei redditi dei capitali, non sia stato preso in considerazione il modello svizzero di un’imposta alla fonte.

A San Gallo ha preso la parola anche la consigliera federale Ruth Metzler, che ha ribadito l’opposizione del governo alla soppressione del segreto bancario. Non è comunque nell’interesse della Svizzera attirare traffici vietati nell’Unione europea e il governo federale è quindi disponibile a cercare con i Quindici misure che permettano di contrastare l’evasione fiscale.

Nel suo discorso Metzler ha preso posizione anche sui problemi all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (UCR) presso l’Ufficio federale di polizia, che lunedì ha vissuto le dimissioni del capo e del suo vice. La ministra di giustizia ha assicurato che si cercheranno nuovi collaboratori per rinfoltire le file dell’UCR. Attualmente vi lavorano quattro persone.

Per lottare contro il crimine organizzato è necessario potenziare l’apparato repressivo. «Solo un «po’ di professionalità» non basta», ha detto Metzler. Entro la fine del 2004 presso l’Ufficio federale di polizia e il Tribunale federale dovranno essere creati 480 nuovi posti, e altrettanti dovrebbero seguire nei quattro anni successivi.

swissinfo e agenzie

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