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Credit Suisse sorprende in bene

Finalmente buone notizie anche dal Credit Suisse Keystone

Nel primo semestre del 2003, il Credit Suisse Group (CSG) ha realizzato un utile netto di 1,998 miliardi di franchi, contro una perdita di 211 milioni nello stesso periodo dell'anno scorso.

Dopo le delusioni del recente passato, il CSG supera le più ottimistiche previsioni degli analisti.

Nel secondo trimestre dell’anno scorso, la seconda banca del paese aveva subito una perdita netta di 579 milioni. Il risultato netto realizzato tra inizio aprile e fine giugno supera decisamente le attese.

Gli analisti interrogati dall’agenzia Reuters avevano previsto in media un utile netto di 752 milioni. La forchetta delle aspettative andava da 488 milioni a 1,11 miliardi di franchi.

«Il gruppo ha riguadagnato la fiducia dei mercati e ristabilito la sua redditività», ha detto il co-Ceo Oswald Grübel, rivolgendosi martedì alla stampa a Zurigo. Per l’intero esercizio corrente si aspetta «una solida redditività».

«Nonostante la prevista debolezza stagionale del terzo trimestre nel Private Banking, il gruppo prospetta una redditività duratura nel settore bancario nonché un miglioramento del risultato tecnico nei settori assicurativi», si legge inoltre in una nota.

Nel 2002 il gruppo aveva registrato la più forte perdita della sua storia con un deficit di 3,3 miliardi di franchi.

«Raddoppiando l’utile netto nel secondo trimestre 2003 abbiamo dimostrato la nostra capacità operativa», ha commentato Grübel.

In tale periodo il Credit Suisse First Boston ha ottenuto un risultato solido. Nella divisione Credit Suisse Financial Services, sia il Private Banking sia il comparto Corporate & Retail hanno segnato «un notevole incremento dei loro proventi lordi», rileva il CS Group, aggiungendo che la Winterthur ha migliorato ulteriormente i risultati.

«Veleggiamo in una brezza fresca», ha affermato Grübel, sottolineando che non ci sono piani di vendita della compagnia assicurativa.

Ricavi e costi in flessione

Nei primi sei mesi dell’anno i proventi lordi si sono ridotti del 9 per cento a 14,57 miliardi di franchi, a fronte di costi d’esercizio diminuiti del 23 per cento a 10,09 miliardi di franchi.

Gli sforzi di riduzione dei costi continueranno anche in futuro, ha indicato Grübel. L’utile operativo si è fissato a 4,482 miliardi di franchi, pari a un incremento del 54 per cento rispetto al dato dei primi sei mesi del 2002.

Il CS Group ha annunciato complessivamente un afflusso netto di denaro fresco pari a 2,3 miliardi di franchi nel secondo trimestre, contro un deflusso di 3,5 miliardi nel primo. A fine giugno il CS Group aveva in gestione 1 234,2 miliardi di franchi, contro 1 195,3 miliardi a fine dicembre.

CSFS migliora i risultati

La divisione Credit Suisse Financial Services (CSFS) ha annunciato ricavi lordi per 6,828 miliardi nel primo semestre, in crescita del 13 per cento, a fronte di costi operativi di 4,248 miliardi, in calo dell’8 per cento.

L’utile netto è salito del 418 per cento a 1,513 miliardi di franchi, mentre l’utile operativo è aumentato del 400 per cento a 1,474 miliardi. Quest’ultimo è progredito del 21 per cento nel secondo trimestre, rispetto ai primi tre mesi del 2003.

In tale divisione, il segmento Private Banking ha fatto registrare un utile netto semestrale per 840 milioni, il 22 per cento in meno dei primi sei mesi dell’anno scorso. Considerato solo il periodo aprile-giugno, l’utile si attesta a 469 milioni, pari a un incremento del 26 per cento sui primi tre mesi.

I proventi lordi sono aumentati del 9 per cento rispetto al primo trimestre, mentre hanno subito una contrazione di otto punti percentuali sul secondo trimestre 2002.

Il comparto Corporate & Retail ha generato un utile netto semestrale di 281 milioni, in aumento del 9 per cento. Nel secondo trimestre si è verificato un incremento del 27 per cento rispetto al primo (a 157 milioni) e del 41 per cento confronto al periodo corrispondente dell’anno passato.

I ricavi lordi sono progrediti del 7 per cento rispetto al primo trimestre, salendo a 784 milioni.

Anche i conti della Winterthur sono migliorati: grazie all’aumento dei premi e a risultati finanziari più alti, risulta un utile netto di 422 milioni di franchi, contro una perdita di 1,05 miliardi nel primo semestre 2002.

CSFB: utile in crescita

La divisione Credit Suisse First Boston (CSFB) ha realizzato un utile netto di 395 milioni di franchi nel secondo trimestre, contro 101 milioni nello stesso lasso di tempo dell’esercizio precedente. Sui primi tre mesi del 2003, risulta una progressione dell’84 per cento.

Senza tener conto di Pershing, unità ceduta a inizio maggio alla The Bank of New York, l’utile operativo del CSFB segna una crescita del 55 per cento sui primi tre mesi e del 105 per cento sul periodo corrispondente del 2002.

I ricavi lordi si sono attestati a 4,2 miliardi di franchi nel secondo trimestre, in rialzo del 9 per cento sul primo.

Il risultato è stato ottenuto grazie a «un severo controllo dei costi», che ha permesso di comprimere del 12 per cento gli oneri operativi nel secondo trimestre.

Il CSFB ha cancellato 500 impieghi tra inizio aprile e fine giugno, riducendo l’organico a 18 700 persone. Dal 2000 tale divisione ha soppresso circa 7 000 posti di lavoro. Il numero degli effettivi si situa ormai di 600 al di sotto del budget, ha dichiarato John Mack, co-Ceo e numero uno di CSFB.

swissinfo e agenzie

Il Credit Suisse rappresenta il secondo gruppo bancario elvetico dopo l’UBS ed il 25esimo a livello mondiale;
È suddiviso in Credit Suisse Financial Services, specializzato nel private banking, e Credit Suisse First Boston, la banca d’investimenti;
Il gruppo possiede pure il gruppo assicurativo Winterthur;
È stato fondato nel 1856;
È oggi attivo in una cinquantina di Stati ed impiega, mondialmente, 72’500 persone;
Nel 2002 aveva registrato una perdita record di 3.3 miliardi di franchi;

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