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Design moderno e lussi d’epoca

Mobili di legno pregiato nelle stanze dell'Hotel Seerose Elements. Best designed Swiss hotels

Di minimale semplicità o etnici e stravaganti, wellness o storici. Ma tutti chic gli alberghi della pubblicazione "Best Designed Swiss Hotels".

Alcuni risalgono alla fine del XIX secolo, l’epoca del primo boom turistico in Svizzera, altri sono stati costruiti recentemente da architetti famosi.

Splendidi palazzi Belle-Epoque rinnovati con tocchi feng-shui. O piccoli ed esclusivi hotel un po’ fuori mano. Suggestive immagini cinematografiche che decorano il soffitto delle camere da letto, come nel “The Hotel” di Jean Nouvel a Lucerna.

Forme chiare, semplici, funzionali. La maggior parte degli hotel presentati nel libro di Martin Nicholas Kuntz non smentiscono la predilezione svizzera per un minimalismo senza fronzoli.

Anche se il colore e la sensualità indiana o mediterranea si fanno strada, e non solo in Ticino, presente con due hotel: l’Eden Roc di Ascona e il Dellago di Melide.

Discreti o scenografici

La pubblicazione riunisce 35 alberghi firmati da architetti di grido, come il “Therme” di Vals, vera e propria meta di pellegrinaggio per gli amanti dello stile dell’architetto Peter Zumthor, il “Montana” di Pia Schmid, a Lucerna, o il “Palafitte”, costruito in riva al lago a Neuchâtel in occasione dell’Esposizione nazionale del 2002.

Mancano sorprendentemente alcuni esempi anche importanti, come lo “Schweizerhof” di Lucerna, rinnovato dallo studio Diener & Diener.

Mobili classici, luci diffuse, che emanano armoniosa tranquillità, suite che sembrano appartamenti in cui si vorrebbe abitare almeno per un paio d’anni. Sciccherie da grande città cosmopolita, o romantiche stanzette con vista sul panorama alpino. High-tech immerso nei boschi.

Atmosfere e materiali

Assolutamente tabù le imitazioni storiche: ma si gioca con la voglia di “esperienze” a tutti i costi nelle “Super-Style-Rooms” del Misani di St. Moritz.

C’è la stanza Far West: pavimento giallo e pareti verde slavato, coperta indiana sul letto, maniglie del comò fatte con vertebre di mucca (sicuramente un po’ pazza). Ci sono anche la stanza Savana e quella Casablanca.

E ancora: castelli muniti di futon giapponese per dormire sul pavimento, sale ristorante separate dalla cucina da una parete di vetro per spiare i cuochi al lavoro.

Carne e verdure rigorosamente bio, coltivate nell’orto dell’albergo: insomma tutte le declinazioni possibili del piacere raffinato, da godersi nella cornice più adatta.

Molte foto e poco testo

Sono le foto l’elemento più importante del libro, pensato per il grande pubblico. L’aspetto e il linguaggio sono da catalogo d’agenzia superpatinato, compresi i cliché sul cioccolato toblerone.

Del resto una responsabile di Svizzera turismo lo dice chiaramente nell’introduzione: “L’industria alberghiera Svizzera è leggendaria, per gli svizzeri paragonabile a ciò che rappresenta la poesia per i tedeschi e la Ferrari per gli italiani”.


swissinfo, Raffaella Rossello

168 pagine, 35 hotel svizzeri.
4-6 pagine ricche di foto per ogni hotel.

“Best Designed Swiss Hotels” raccoglie 35 tra i più originali hotel svizzeri, accomunati dalla cura dei dettagli e da un’offerta gastronomica di alta qualità, nella migliore tradizione svizzera.

L’autore, Martin Nicholas Kuntz, nato a Hollywood nel 1957, ha già pubblicato diversi libri di architettura e design.

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