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Espansione moderata per l’economia svizzera

Il caro petrolio non dovrebbe avere conseguenze troppo pesanti per la congiuntura elvetica Keystone

L'aumento del prezzo del petrolio non stroncherà la crescita congiunturale, secondo il gruppo di ricerca BAK Basel Economics.

Con un tasso del 1,2% quest’anno e dell 1,5% nel 2006, la Svizzera è in ritardo rispetto alla crescita mondiale, che è di 4,5%.

Secondo gli esperti del BAK, l’aumento del prezzo del petrolio contribuirà a frenare il ritmo di espansione, ma non avrà conseguenze dannose sul livello dei prezzi.

Lo ha affermato a Basilea Christoph Koellreuter, direttore del BAK, secondo cui la pressione della concorrenza sui mercati mondiali diminuisce il rischio di rincaro sui prezzi di vendita. Il pericolo che si inneschi una spirale prezzi-salari è decisamente più basso rispetto al passato.

Usa e Cina

Malgrado i rischi, l’economia mondiale continuerà a proseguire sulla via dell’espansione, ha detto il direttore dell’istituto renano. I ritmi di crescita segnati nel 2004 non saranno più raggiunti, ma l’evoluzione negli Stati Uniti e in Cina è molto robusta.

Per l’economia mondiale gli esperti del BAK si attendono un aumento del 4,5% per il 2005 e del 4,4% nel 2006. Per Eurolandia si aspettano un +1,2% rispettivamente +1,5%, gli stessi tassi pronosticati per la Svizzera. Il BAK ha così confermato le previsioni formulate in luglio, in precedenza ritoccate più volte al ribasso.

Tutte le regioni

L’economia elvetica nel 2004 ha segnato un incremento del 2,1%. L’indebolimento nel corso del 2005 tocca tutte le regioni del paese, ma con differenze notevoli. Il tasso d’espansione più consistente è conseguito, come già nel 2004, dalla regione di Basilea.

Ciò grazie alla forte presenza dell’industria farmaceutica e chimica, ha spiegato oggi Richard Kämp, economista del BAK. Tali settori sono meno dinamici rispetto al passato, ma contribuiscono a fare registrare alla regione un +2,1%.

In linea con la media nazionale o poco al di sopra si trovano il Bacino Lemanico, la regione di Zurigo/Argovia. Stando a Kämpf, tali zone approfittano di un terziario stabile.

Nelle regioni in cui l’industria dei beni strumentali occupa un posto di rilievo l’indebolimento è più marcato della media. Tale tendenza riguarda in particolare la Svizzera orientale e centrale.

Con un +0,6%, la Svizzera orientale evidenzia il tasso d’espansione più debole fra le varie regioni del paese. Nell’Espace Mittelland si fanno sentire i drastici risparmi degli enti pubblici. Nel sud del paese la ripresa del turismo impedisce un forte rallentamento.


swissinfo e agenzie

Il BAK, Basel Economics, annuncia un aumento del PIL dell’1,2% per il 2005, e dell’1,5% nel 2006. La crescita mondiale è del 4,5%.

Sul fronte dell’impiego, il tasso di disoccupazione dovrebbe diminuire di 0,2 punti a 3,6% nel 2006. Per il 2007, è atteso un tasso del 2,8%.

Il 6 ottobre, l’istituto congiunturale KOF, del Politecnico di Zurigo, ha corretto verso il basso le previsioni di crescita del 2006, da 2,1 a 1,5%.

Il tasso di crescita nazionale è di 1,2%.

La debole crescita economica del 2005 riguarda tutte le regioni Svizzere.

Ma esistono alcune differenze: la regione di Basilea, grazie all’industria chimica, ha registrato il tasso maggiore, con il 2,1%.

Ginevra, Zurigo e Aargau restano nella media nazionale.

Più lenta la crescita nella Svizzera centrale e orientale (0,6%).

L’economia delle regioni a sud del paese è sostenuta da una debole ripresa del turismo.

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