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Hans Meyer: la Svizzera non deve diventare un rifugio per i capitali in fuga

Hans Meyer Keystone

Hans Meyer, ex presidente della direzione della Banca nazionale svizzera, afferma che il segreto bancario non deve venir utilizzato per garantire un rifugio ad evasori fiscali. Il 19 gennaio le prime discussioni tra Svizzera ed UE sulla questione.

La Svizzera non deve diventare l’ultimo rifugio per i capitali in fuga. Lo afferma Hans Meyer, ex presidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS), in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano romando “Le Temps”.

Secondo Meyer, il segreto bancario è percepito all’estero come uno strumento favorevole all’evasione fiscale. Contrariamente alla frode, la sottrazione fiscale non è un reato secondo il Codice penale svizzero, rammenta l’ex dirigente della banca centrale elvetica.

In un primo tempo, gli sforzi dell’Unione europea per colmare le lacune in materia di imposizione dei redditi dei risparmi dei non residenti prevedevano la coesistenza di due possibilità: l’imposizione alla fonte oppure l’obbligo di informare. Allo stato attuale delle discussioni, l’Unione europea tende a generalizzare a medio termine il sistema di scambio d’informazioni tra le autorità fiscali, prosegue Meyer.

L’ex presidente della direzione della BNS ricorda d’altro canto che l’accordo firmato a fine novembre dai Quindici, Lussemburgo compreso, “non è ancora definitivo”. Esso darà i risultati sperati solo se sarà esteso alle principali piazze finanziarie al di fuori dell’UE. In tal caso la Svizzera «non potrà sottrarsi ad una collaborazione», se vuole evitare di trasformarsi nell’ultimo rifugio per i capitali in fuga.

Il prossimo 19 gennaio, una delegazione svizzera presieduta dal Segretario di Stato Franz von Däniken si recherà a Bruxelles per un incontro preliminare con gli omologhi europei, in vista di una nuova eventuale serie di accordi bilaterali. Tra i temi in discussione si parlerà sicuramente anche dell’argomento sollevato da Hans Meyer. L’Europa unita sembra infatti decisa a trovare un accordo con la Svizzera al proposito.

swissinfo e agenzie




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