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I treni svizzeri vogliono rispettare gli orari

Il direttore Benedikt Weibel, fiero delle sue FFS nonostante i problemi registrati nel 2005 Keystone

Numerosi ritardi hanno offuscato quest'anno l'immagine delle Ferrovie federali. Secondo il direttore esecutivo Benedikt Weibel, i problemi sono ora risolti.

Esattamente un anno fa la regia dei trasporti pubblici ha lanciato, con grande pompa, il nuovo orario, che offre più collegamenti e durate di viaggio ridotte.

Subito dopo aver cominciato ad apprezzare quello che era stato definito un cambiamento epocale, una rivoluzione dei servizi ferroviari, gli utenti delle Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno dovuto sopportare nel 2005 anche numerosi ritardi o soppressioni di convogli.

Lo scorso 22 giugno tutto il sistema ferroviario è addirittura collassato per lunghe ore, lasciando decine di migliaia di persone bloccate nelle stazioni, sui binari o nei tunnel.

Da allora, un nuovo black-out è stato evitato, ma i ritardi sono continuati anche negli ultimi mesi, offuscando l’ottima immagine di cui godevano finora le ferrovie svizzere.

Oltre a questi problemi, il direttore esecutivo delle FFS Benedikt Weibel si vede confrontato al grave disavanzo della cassa pensione del personale e alle cifre rosse registrate dal settore merci.

swissinfo: Le FFS hanno alle spalle un anno difficile, contrassegnato negativamente dal collasso ferroviario del giugno scorso. Quali insegnamenti sono stati tratti da questo avvenimento?

Benedikt Weibel: Le Ferrovie federali non sono immuni da guasti e ritardi. Non è una cosa nuova, anche se quest’anno simili problemi hanno toccato centinaia di migliaia di passeggeri.

Mi spiace molto e chiedo nuovamente scusa a tutti. La panne del giugno scorso ha dimostrato che bisogna essere preparati a pensare l’impensabile. Dobbiamo ancora migliorarci e saper anticipare i problemi.

swissinfo: Il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger ha dichiarato che quest’anno i dirigenti delle FFS non hanno meritato una gratifica intera. È d’accordo?

B.W.: La gratifica è una parte integrante del mio salario. L’importo viene fissato ogni anno tenendo conto di criteri precisi. Mentre il 2004 è stato un anno eccellente per le FFS, il 2005 è stato caratterizzato da difficoltà e pressioni finanziarie. Non mi stupirei quindi se la mia gratifica fosse più piccola quest’anno. Ma è normale, le gratifiche sono per natura flessibili.

swissinfo: Negli ultimi mesi alcuni hanno chiesto le sue dimissioni. Non ha mai pensato di gettare la spugna?

B.W.: Sì, ci ho pensato, ma era nel 1994. Si è trattato di un anno terribile, contrassegnato da vari incidenti gravi. Gli attacchi lanciati contro di me nell’estate scorsa provenivano soltanto dai media. Non vedo quindi nessuna ragione per rassegnare le dimissioni.

swissinfo: La divisione Railway Cargo è ancora lontana dalla cifre nere?

B.W.: Nel 2004 ci eravamo avvicinati alle cifre nere e pensavamo di poterci arrivare quest’anno. Ma la soppressione del limite di 40 tonnellate per gli autocarri sulle strade svizzere ha portato a un rafforzamento della concorrenza e ad una diminuzione dei trasporti di merci su rotaia. Resteremo quindi anche quest’anno nelle cifre rosse.

Negli ultimi tempi abbiamo comunque realizzato dei piani di riduzione dei costi. Speriamo quindi di poter conseguire degli utili a partire dal 2007.

swissinfo: In che misura è da considerare grave la situazione finanziaria della cassa pensione delle FFS?

B.W.: I problemi della cassa pensione costituiscono il più grande grattacapo per me. Le riserve finanziarie sono ancora sostanziose, ma i problemi non potranno venir risolti senza un aiuto del Confederazione.

Anche se il governo dovesse coprire l’ammanco relativo agli ex-dipendenti pensionati, resterà ancora un buco di oltre 1 miliardo di franchi per garantire le rendite degli impiegati che andranno in pensione nei prossimi anni.

Si tratta di un problema che dovremo risolvere da soli, assieme al nostro personale. E, fino ad allora, il disavanzo della cassa pensione continuerà a pesare negativamente sul nostro bilancio.

swissinfo: Dall’11 dicembre sarà finalmente vietato fumare su qualsiasi treno. Come mai si è aspettato così a lungo per introdurre questo cambiamento?

B.W.: Non volevamo agire da soli. Bisognava ottenere il sostegno di tutte le organizzazioni attive nel settore dei trasporti pubblici. E negli ultimi anni è nettamente aumentato il grado di accettazione delle aeree senza fumo.

swissinfo, Robert Brookes
(traduzione Armando Mombelli)

Nel 2004 le FFS davano lavoro a 28’300 persone, l’1,2% in meno rispetto al 2003.
Nel primo semestre del 2005, la compagnia statale ha registrato perdite per 36,6 milioni di franchi.

Le Ferrovie federali svizzere hanno trasportato circa 253 milioni di persone nel 2004.

Negli ultimi 12 mesi, ossia dall’introduzione del nuovo orario, il numero di passeggeri è salito del 7,5%.

Tra gennaio e novembre di quest’anno, il 95,64% dei treni sono giunti a destinazione in orario o con un ritardo non superiore a 5 minuti.

In 800 stazioni è in vigore dal dicembre 2004 l’orario cadenzato, con treni in arrivo e partenza ogni ora o mezz’ora.

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