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Il commercio esterno in piena forma

La chimica rimane uno dei settori traino dell'export elvetico Keystone Archive

Con oltre 140 miliardi di franchi, nel 2004 il commercio esterno ha registrato il miglior risultato degli ultimi quattro anni.

Con un’eccedenza di 9,3 miliardi, il saldo della bilancia commerciale è da primato. La crescita è buona nella maggior parte dei settori.

Il commercio esterno della Svizzera ha conseguito nel 2004 il migliore risultato degli ultimi quattro anni.

Le esportazioni sono aumentate dell’8,5% a 141,73 miliardi di franchi in valore nominale (non tenendo conto dell’inflazione). Per quanto concerne le importazioni, la crescita è stata del 7% a 132,42 miliardi.

La bilancia commerciale si chiude così con un’eccedenza di 9,31 miliardi di franchi, in rialzo del 35,3% rispetto al 2003. Secondo quanto comunicato giovedì dall’Amministrazione federale delle dogane, si tratta della cifra più elevata mai registrata.

Esportazioni, crescita «impressionante»

Sul fronte delle esportazioni, bisogna risalire al 2000 per ritrovare un anno così fasto. La maggior parte dei settori ha registrato tassi di crescita «impressionanti», in particolare nei primi due trimestri dell’anno.

L’industria chimica, quella alimentare, la metalmeccanica e l’orologeria hanno fatto da traino.

Nel settore delle macchine e dell’elettronica, l’evoluzione è stata più contrastata. Nel ramo delle telecomunicazioni, ad esempio, l’aumento è stato di oltre il 20%, mentre in quello delle macchine d’ufficio vi è stato un calo.

Il caro petrolio si è fatto sentire

L’importazione di prodotti energetici è aumentata in modo vigoroso (+16,8%) lo scorso anno, in particolare a causa del caro petrolio.

Malgrado abbiano fatto segnare una crescita minore rispetto ai beni strumentali e alle materie prime e ai prodotti semi finiti, i beni di consumo rappresentano sempre la voce più importante delle importazioni, con oltre 55 miliardi di franchi (+4,8%).

Sono progrediti in particolare gli acquisti di medicinali e d’apparecchi elettronici, mentre vi è stata una stagnazione per le derrate alimentari.

I paesi emergenti più dinamici

Sul piano geografico, le esportazioni sono state particolarmente forti nei paesi in via di transizione. In queste regioni, in particolare nell’Europa sudorientale, in Cina (diventata il più importante mercato delle forniture svizzere in Asia) ed in Russia, la crescita è stata del 22,1%.

Nell’Unione Europea le vendite elvetiche sono aumentate del 7,3%, mentre negli Stati Uniti e in Giappone la progressione è stata resa più difficile dai cambi sfavorevoli.

L’andamento è stato simile per quanto concerne le importazioni, con un forte aumento di prodotti provenienti dai paesi in via di sviluppo (+12,1%) e da quelli emergenti (+9,1%).

Le importazioni dall’UE e dai paesi d’oltreoceano sono progredite rispettivamente del 6,4 e del 6,9%.

Rallentamento in dicembre

L’annata da record è però stata offuscata da un rallentamento in dicembre.

Malgrado due giorni lavorativi in più, la bilancia commerciale ha chiuso con un’eccedenza di 121,5 milioni di franchi, inferiore del 25,8% rispetto a quella del medesimo periodo del 2003.

Sia le importazioni, sia le esportazioni hanno registrato una diminuzione.

swissinfo e agenzie

Nel 2004, le importazioni sono aumentate del 7% in valore nominale e del 4,6%in valore reale.
Nello stesso periodo, le esportazioni sono cresciute dell’8,5% in valore nominale e del 6,4% in valore reale.
La bilancia commerciale chiude con un’eccedenza di 9,31 miliardi di franchi; nel 2003 era stata di 6,88 miliardi.

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