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Il nuovo orario resiste ai pendolari

A parte qualche ritardo per una panne di computer, il nuovo orario sembra funzionare bene Keystone

Lunedì mattina, il nuovo orario della ferrovie svizzere ha superato il primo vero test, quello del traffico dei pendolari.

Ma, passata l’ora di punta, una panne di computer ha bloccato 7 convogli sulla nuova tratta, causando ritardi fino a 25 minuti.

Il nuovo orario FSS ha superato anche la prova dei pendolari: lunedì mattina, durante l’ora di punta, il traffico si è svolto normalmente e vi sono state solo alcune perturbazioni di minore importanza, annuncia l’ex regia.

Le centinaia di migliaia di persone che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro non hanno quindi avuto brutte sorprese.

Più tardi nella mattinata si è però verificata la prima grossa panne sulla nuova tratta di Ferrovia 2000, fra Mattstetten (BE) e Rothrist (AG).

Per un guasto informatico, sette Intercity sono rimasti bloccati durante una ventina di minuti, mentre altri sei convogli sono stati dirottati sulla vecchia linea.

Secondo il portavoce delle FFS, non è ancora stata identificata la causa del guasto, che ha subito fatto passare al rosso tutti i segnali sulla nuova tratta ferroviaria.

La panne ha causato ritardi fino a 25 minuti, ma in seguito la situazione si è presto normalizzata.

Soddisfazione per le FFS…

Il superamento senza difficoltà della prima ora di punta è stato accolto con soddisfazione dai responsabili delle FFS.

«Sono soddisfatto. Tutto procede come previsto», ha affermato Christoph Rudin, responsabile della Gestione dell’esercizio delle FFS, stilando il primo bilancio del traffico pendolare.

Prima della panne informatica, il più grosso problema era provocato dal tasso di occupazione particolarmente elevato, che ha impedito ad alcuni passeggeri – tra i quali anche lo stesso ministro dei trasporti, Moritz Leuenberger – di trovare posto a sedere. L’azienda assicura che sta valutando le misure da adottare sulle linee sovraccariche.

Lunedì sera, terza prova del fuoco per Ferrovia 2000: al traffico passeggeri si aggiungerà infatti anche quello merci, che funzionerà a pieno ritmo da martedì.

…e soddisfazione nella stampa

L’avvio di Ferrovia 2000 è stato generalmente ben accolto dalla stampa elvetica, ma l’entusiasmo è più palpabile nella Svizzera tedesca.

«E la Svizzera si muove» scrive lunedì il «Blick», secondo cui Ferrovia 2000 ha dimostrato che «lo spirito pionieristico non è morto».

Il «Tages-Anzeiger» è sulla stessa lunghezza d’onda e giudica la nuova offerta delle FFS un investimento per il futuro e lo sviluppo economico della Svizzera.

Altri quotidiani sottolineano come i trasporti regionali abbiano unito le cittadine ai grandi centri, creando un grande unico agglomerato: «Benvenuti a Zurigo sud», titola ad esempio la «Neue Luzerner Zeitung».

«La Liberté» parla di «rivoluzione di velluto» e del «più grande sconvolgimento dall’introduzione dell’orario cadenzato del 1982».

«Ferrovia 2000 rimpicciolisce la Svizzera» nota «Le Temps», mentre «24 Heures» già guarda al futuro e chiede alle FFS di occuparsi ora del tratto Ginevra-Losanna.

Per molti giornali romandi – «Le Matin», «Le Quotidien jurassien», «L’Express» e «L’Impartial» – è il Giura il grande «vincitore»: grazie alla Regio S-Bahn, è ora meglio integrato nella regione basilese, che oramai si estende su tre nazioni e cinque cantoni.

swissinfo e agenzie

Il nuovo orario ferroviario è entrato in vigore domenica 12 dicembre alle 03.00.
La sua introduzione concerne il 90 per cento dei treni e rappresenta il più importante cambiamento d’orario mai effettuato in Svizzera.
Dopo il «test» dei pendolari, lunedì, l’orario sarà di nuovo messo alla prova martedì, con la ripresa del traffico merci.

L’introduzione del nuovo orario costituisce la prima tappa del progetto Ferrovia 2000 per il potenziamento della rete ferroviaria elvetica, approvato dal popolo svizzero nel 1998.

Oltre al nuovo orario cadenzato, Ferrovia 2000 prevede l’apertura, nel 2007, della galleria di base del Lötschberg, mentre quella del San Gottardo entrerà in funzione verso la metà del prossimo decennio.

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