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Il prezzo del petrolio spinge l’inflazione

La spinta inflazionistica in dicembre si spiega soprattutto col caro petrolio Keystone

In dicembre, a causa in particolare del rincaro del greggio, l'indice dei prezzi al consumo in Svizzera ha fatto segnare un balzo in avanti del 2%, l'aumento più consistente degli ultimi 12 anni.

Sull’insieme dell’anno, l’inflazione si è invece attestata allo 0,7%, il livello più basso dal 2003.

I dati pubblicati venerdì dall’Ufficio federale di statistica (UST) confermano le previsioni degli analisti che avevano pronosticato un incremento dell’1,8-1,9% per il mese di dicembre.

La progressione si è in definitiva fissata al 2% su base annua nel mese di dicembre, mentre sull’arco dell’intero anno l’aumento è stato dello 0,7%.

Caro petrolio

La spinta inflazionistica registrata in dicembre proviene in gran parte dall’aumento dei prezzi del petrolio, osserva Daniel Kalt, responsabile del comparto Economics and Swiss Research presso l’UBS. Anche per Alois Bischofberger, capo economista presso il Credit Suisse, i prezzi del greggio sono all’origine del rincaro. “A prezzi del petrolio invariati, l’inflazione in dicembre sarebbe stata della metà”, secondo l’esperto.

Rispetto al mese precedente, i costi della benzina e del diesel sono cresciuti dello 0,8 e del 2,8%. Il prezzo del carburante è risultato in crescita del 15% rispetto a un anno prima.

La progressione dell’indice del gruppo trasporti (+0,6%) è in gran parte riconducibile proprio al rincaro del carburante, nonché agli aumenti tariffari delle Ferrovie federali svizzere (+3,5%) e dei trasporti pubblici regionali.

Nel gruppo abitazione ed energia, i prezzi dell’olio da riscaldamento sono saliti dell’1,9% rispetto al mese precedente, superando così del 34,8% il livello del dicembre 2006. In ascesa risultano inoltre le tariffe dell’elettricità, indica l’UST nel comunicato.

Kalt e Bischofberger non ritengono che il barile di petrolio rimarrà ai livelli raggiunti di recente. L’inflazione dovrebbe quindi mitigarsi. Anche la maggiore concorrenza nel commercio al dettaglio, il calo dei prezzi dei medicinali e il rallentamento della crescita economica dovrebbero contribuire a limitare il rincaro.

Previsioni 2008 difficili

Jean-Pierre Béguelin, capo economista presso la banca privata ginevrina Pictet, rileva che le previsioni per il 2008 sono difficili. “L’inflazione dipenderà essenzialmente dai prezzi del petrolio. Se il prezzo del barile si stabilizzerà e il franco svizzero si rafforzerà, si dovrebbe verificare un aumento normale, vicino a 1,1 punti percentuali in media annua”, indica lo specialista.

Janwillem Acket, esperto della Julius Bär, pronostica per gennaio una progressione dell’indice superiore al 2% e quindi alla soglia di allarme della Banca nazionale svizzera (BNS). Ragion per cui, secondo Acket, i vertici dell’istituto di emissione probabilmente ritoccheranno verso l’alto i tassi direttori quest’anno.

Malgrado l’accelerazione di fine anno, la situazione in Svizzera è più tranquilla rispetto a Eurolandia: Eurostat, l’ufficio di statistica europeo, ha stimato al 3,1% l’inflazione in dicembre.

Cali ed aumenti

Più in dettaglio l’UST osserva che l’aumento in dicembre dell’indice nel gruppo casalinghi e manutenzione corrente (+0,7%) è dovuto in primo luogo all’incremento dei prezzi per mobili, detersivi, prodotti per la pulizia…

All’interno del gruppo comunicazione, complessivamente stabile, è stato osservato in particolare un calo dei prezzi degli apparecchi per le telecomunicazioni.

La crescita del gruppo prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%) è il risultato dell’aumento dei prezzi di gran parte delle varietà di verdura, pasta alimentare, pane, carne di maiale, carne di vitello e patate.

Sono calati invece i prezzi di salumi e agrumi. A generare il rialzo dell’indice del gruppo bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%) sono stati i rincari registrati per le sigarette e il vino rosso importato.

Nel gruppo tempo libero e cultura (+0,4%) sono stati osservati prezzi in aumento per libri e opuscoli, viaggi, piante e fiori, prodotti per animali domestici nonché attività sportive e del tempo libero. Sono invece diminuiti i prezzi degli hardware per PC.

swissinfo e agenzie

2007: 0,7%
2006: 1,1%
2005: 1,2%
2004: 0,8%
2003: 0,6%
2002: 1%
2001: 1%
2000: 1,6%

Secondo alcuni attori della piazza economica svizzera, nel 2008 l’inflazione dovrebbe situarsi attorno all’1,6-1,7%.

In dicembre la BNS aveva detto di attendersi un rincaro dell’1,7% per quest’anno, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) dell’1,6% e il Centro congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF) pure dell’1,6%.

Nel 2009 secondo il SECO e il KOF il rincaro non dovrebbe invece superare l’1%.

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