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La cura dimagrante di Swisscom continua

Fino a quando i collaboratori di Swisscom potranno mantenere il loro impiego? Keystone

L’operatore telefonico svizzero annuncia la soppressione di centinaia di impieghi nei prossimi anni.

Il CEO Jens Adler intende diminuire i costi, siccome non è prevista alcuna crescita del gruppo per i tre anni a venire.

Dopo l’annuncio di pochi giorni fa della soppressione di 390 posti di lavoro nel 2005, Swisscom rincara la dose.

“Continueremo a sopprimere centinaia di posti nei prossimi anni”, dichiara ai microfoni della Radio svizzera tedesca DRS il direttore esecutivo di Swisscom Jens Alder .

“Il numero esatto delle persone toccate varierà di anno in anno”, aggiunge Adler, che spiega con ragioni economiche la drastica decisione.

“La diminuzione dei costi rappresenta una strategia per sopravvivere”.

Tagli nonostante i profitti

La riduzione dei posti di lavoro sarà effettuata “in modo decente”, afferma Adler.

Il direttore dell’ex monopolio rifiuta le etichette di “job killer” o di “massimizzatore dei profitti” che gli sono affibbiate, sebbene riconosca che il beneficio del gruppo sia “confortevole” e che Swisscom non debba far fronte ai debiti.

Le cifre dei primi nove mesi del 2004 sono infatti positive: il fatturato ha registrato un incremento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2003, raggiungendo i 7,525 miliardi di franchi.

L’utile operativo è invece calato del 17,2% a 1,138 miliardi di franchi.

L’operatore elvetico prevede una cifra d’affari annua stabile attorno ai 10 miliardi di franchi fino al 2007.

Vittima della liberalizzazione

“Offriamo probabilmente il miglior piano sociale della Svizzera”, indica Jens Adler, che vuole così respingere le critiche di chi lo accusa di agire unicamente nell’interesse dei sui azionisti (la Confederazione detiene il 62,7% dei titoli), a scapito dei collaboratori.

Negli ultimi anni, Swisscom ha già tagliato 7’000 impieghi in seguito alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni.

Il gruppo prevede di perdere ulteriori quote di mercato, in particolare a causa della liberalizzazione “dell’ultimo chilometro”, il collegamento tra l’utente finale e la centrale telefonica più vicina.

Parallelamente, la telefonia via internet si profila come un concorrente sempre più agguerrito.

Swisscom è così alla ricerca di nuove fonti di guadagno. Tra queste figurano la televisione digitale con connessione ADSL (un collegamento rapido sempre attivo che utilizza le normali linee telefoniche), attualmente in fase di sperimentazione.

swissinfo e agenzie

15’644 i dipendenti di Swisscom.
1,57 miliardi di franchi l’utile netto nel 2003.
14,58 miliardi di franchi la cifra d’affari.
Nei primi 9 mesi del 2004, il fatturato è stato di 7,525 miliardi di franchi (+0,7%).

Dalla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, Swisscom ha soppresso 7’000 posti di lavoro.

Pochi giorni fa, l’operatore elvetico aveva annunciato una riduzione degli effettivi del 2,5%, pari a 390 impieghi.

Sabato, il CEO Jens Adler ha rincarato la dose, annunciando il taglio di “centinaia di posti nei prossimi anni”.

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