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Meno soldi per i raccordi alla rete TGV/ICE

I collegamenti alla rete ferroviaria europea sono considerati di grande importanza per ragioni economiche e ambientali Keystone

Il governo propone di devolvere 655 miloni di franchi per la prima fase del progetto di collegamento alla rete ferroviaria europea ad alta velocità. 75 milioni in meno rispetto a quanto previsto finora.

Una proposta che solleva il malcontento della maggior parte dei Cantoni.

In un messaggio alle Camere, il Consiglio federale chiede al Parlamento di liberare 665 milioni di franchi per finanziare i progetti di collegamento ai cinque assi ferroviari verso Parigi, Stoccarda e Monaco.

La prima fase di un piano di raccordo che dovrebbe costare complessivamente 1,3 miliardi di franchi.

La realizzazione di questa ambiziosa opera era stata approvata dal popolo nel corso della votazione federale del 1998 sulla costruzione e il finanziamento dell’infrastruttura dei trasporti pubblici.

Il programma di collegamenti alla rete europea ad alta velocità – ricorda il Dipartimento federale dei trasporti (DATEC) – mira a rafforzare la Svizzera in quanto piazza economica e turistica a livello internazionale e interregionale.

Come pure a trasferire su rotaia, per quanto consentito dal mercato, il traffico stradale ed aereo, con l’apertura tra l’altro delle due nuove trasversali ferroviarie alpine (NTFA), attualmente in fase di costruzione.

Eccedenze di spesa per Alptransit

Inizialmente il governo aveva pensato di stanziare 590 milioni di franchi, essenzialmente per i progetti situati in territorio francese e volti a migliorare l’accesso elvetico alla rete del TGV.

Poi aveva voluto fare un regalo alla Svizzera orientale, accettando di versare 150 milioni in più per le principali tratte ferroviarie verso la Germania e i collegamenti con l’ICE tedesco.

Ma, pochi mesi fa, dopo la scoperta delle eccedenze di spesa per 700 milioni nella realizzazione delle NTFA, il Consiglio federale ha preferito congelare il suo messaggio.

Il piano iniziale è stato sottoposto ad una serie di tagli, come ad esempio i 30 milioni in meno per il collegamento tra Losanna e il TGV, i 25 in meno sulla linea Belfort-Digione, i 20 milioni in meno destinati alle riserve.

Complessivamente vengono quindi a mancare 75 milioni di franchi.

Collegamenti più rapidi ….

In base al progetto, nei collegamenti con Parigi, Lione, Stoccarda e Monaco si dovrebbero risparmiare da 10 a 30 minuti, e in singoli casi fino a un’ora.

Ad esempio, grazie all’elettrificazione e all’impiego di Pendolini, tra Zurigo e Monaco si potrà raccorciare di quasi un’ora la durata del viaggio.

Tra la Svizzera tedesca e Parigi, via Basilea, i tempi di viaggio si ridurranno di ulteriori 30 minuti rispetto a quelli che si avranno dopo l’entrata in servizio della tratta ad alta velocità Parigi-Strasburgo (dal 2007).

… e più frequenti

A lungo termine, nelle intenzioni del governo, si dovrebbero avere le seguenti offerte: cadenza oraria per il collegamento Basilea-Belfort-Digione-Parigi.

Cadenza bioraria invece per il collegamento Zurigo-San Gallo-Monaco e per quello Milano- Zurigo-Sciaffusa-Stoccarda.

Per quanto concerne la Svizzera francese si stabilirebbe una cadenza oraria per il collegamento Ginevra-Parigi e una cadenza bioraria per il collegamento Losanna-Arco del Giura-Parigi.

Critiche dei Cantoni

Il progetto andrà ora al Parlamento e sarà trattato nella sessione autunnale.

Esso tiene conto – rileva il DATEC – non solo della situazione critica delle finanze federali, ma anche dei più recenti sviluppi e soluzioni proposte per il finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria.

Ma i tagli annunciati ora dal governo hanno sollevato il malcontento dei Cantoni: ben 18 si sono fatti avanti per chiedere al Parlamento di non seguire la proposta del Consiglio federale di tagliare 75 milioni di franchi per la prima fase del raccordo.

Le conferenze intercantonali dei trasporti, che temono misure di risparmio anche per la seconda fase, considerano antidemocratica la decisione del governo, dal momento che contraddice la volontà popolare espressa nel 1998.

Inoltre, con il ‘no’ al pacchetto fiscale uscito il 16 maggio scorso dalle urne, la Confederazione risparmia 1-2 miliardi di franchi, sottolineano i rappresentanti dei Cantoni: questo denaro potrebbe essere impiegato proprio per finanziare l’allacciamento alla rete ferroviaria europea ad alta velocità.

Tra i Cantoni e la Confederazione si preannuncia forse un’altra battaglia.

swissinfo e agenzie

1,3 miliardi di franchi approvati dal popolo svizzero nel 1998 per il finanziamento dell’infrastruttura dei trasporti pubblici e il miglioramento dei collegamenti con l’estero.
740 milioni di franchi previsti dal governo per la realizzazione della prima fase dei progetti di raccordo alla rete TGV/ICE.
75 milioni in meno rispetto al piano iniziale del Consiglio federale.

Il Consiglio federale propone al Parlamento di liberare 665 milioni di franchi per finanziare i progetti di raccordo ai cinque assi ferroviari verso Parigi, Stoccarda e Monaco.

Le misure di risparmio, 75 milioni di franchi, sono dovute in particolare alle eccedenze delle spese previste per la costruzione delle Nuove trasversali ferroviarie alpine.

I progetti di collegamento alla rete ad alta velocità europea dovrebbero permettere di ridurre da 10 minuti ad 1 ora i viaggi tra la Svizzera e i principali centri tedeschi e francesi.

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